Novaceta, operai occupano e riqualificano la ex Cral: la proprietà chiude loro l'acqua

La siepe che cadeva verso la pista ciclopedonale è stata tolta. I rami secchi tagliati. La zona centrale è stata ripulita completamente dalle sterpaglie e i campi da bocce potrebbero già essere utilizzati. Ma i lavori sono fermi perchè ora manca l'acqua di Graziano Masperi

Marito e moglie vivono negli spogliatoi del centro (StudioSally)

Marito e moglie vivono negli spogliatoi del centro (StudioSally)

Magenta, 28 agosto 2014 - A una settimana dall’occupazione, da parte del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, l’area Cral di viale Piemonte a Magenta sembra un altro posto. La siepe che cadeva verso la pista ciclopedonale è stata tolta. I rami secchi tagliati. La zona centrale è stata ripulita completamente dalle sterpaglie e i campi da bocce potrebbero già essere utilizzati. Un lavoro certosino quello che hanno fatto una ventina di volontari nel giro di pochi giorni. Tutto è bene quel che finisce bene? Certamente no.  L’altro giorno i volontari si sono trovati una brutta sorpresa che li ha costretti a interrompere i lavori. «È stata tolta l’acqua – ha spiegato Mario De Luca del Movimento – un episodio gravissimo che classifichiamo come pura e semplice ritorsione». Il Movimento ha chiesto spiegazioni sulla mancanza di acqua, ma le risposte ottenute sono state alquanto evasive. «L’acqua era presente fino all’altro giorno – continuano i volontari del Movimento – poi, improvvisamente, è sparita. In questo modo si crea un pericolo per quest’area. Abbiamo raccolto tonnellate di legna accatastate nella zona del campo sportivo. E se dovesse scoppiare un incendio?». Ieri il Movimento si è recato presso il comando della Polizia locale di Magenta ad esporre l’accaduto. E presso gli uffici della Asl perché è stato richiesto anche il loro intervento.  «Alla portineria ci è stato riferito che non hanno i servizi igienici – aggiungono – altro fatto gravissimo che si aggiunge alla mancanza di acqua». Il quadro generale che hanno trovato i volontari entrando nell’area Cral era quello di un’area degradata. Nel campo da tennis, anch’esso rimesso in ordine, sono stati ritrovati preservativi in quantità. Sulle piantine di marijuana e sull’ambrosia nessuno è mai intervenuto.  «La proprietà, che è Unicredit, non si è mai preoccupata di tutto questo – continuano –. Noi siamo entrati per fare un servizio a favore di tutta la comunità di Magenta e lo stiamo dimostrando con i fatti. Vorremmo che qualcuno ci stia vicino, invece c’è il silenzio assoluto. Anche da parte dell’amministrazione c’è il silenzio totale». Il Movimento Popolare Dignità e Lavoro non ha intenzione di fermarsi. Resta il fatto che entrando in un’area di proprietà privata è stato commesso un illecito. I volontari però sono convinti di essere dalla parte del giusto.  «Vogliamo solo poter continuare a lavorare – afferma De Luca – Stiamo rimettendo a nuovo anche il locale all’ingresso. I quadri elettrici sono stati sostituiti e tutto è stato fatto a spese nostre. Evidentemente a qualcuno non piace proprio quello che abbiamo intenzione di fare. Ovvero dare ai magentini un parco degno di tal nome».

di Graziano Masperi