La Rete Antifascista adotta i Punkreas: "Boicottiamo Israele"

Il concerto di sabato sera diventa un caso politico. Ma il gruppo non ne sa niente di Ivan Albarelli

I Punkreas

I Punkreas

Legnano, 29 agosto 2014 - Ha assunto un’improvvisa, e da molti non voluta, connotazione politica il concerto che domani sera, al centro polifunzionale del rione Mazzafame, concluderà in bellezza le iniziative dell’estate nelle periferie legnanesi. Il concerto del gruppo rock dei Punkreas — in programma da tempo — è infatti stato adottato dalla “Rete antifascista Nord Ovest e Alto Milanese” che ancora ieri, sulla sua pagina Facebook, sponsorizzava il concerto della rock band (in programma come da calendario a partire dalle nove e mezza) con un volantino del concerto affiancato da una serie di invettive contro Israele e la politica del governo Netanyahu nei confronti dei palestinesi di Gaza che non lasciavano spazio a dubbi: “Fermiamo il massacro!”, “Boicottiamo Israele!”, “Sosteniamo la resistenza dei palestinesi!”... Un innocuo concerto di fine agosto trasformato in mobilitazione anti israeliana e antisionista? Ai piani alti di Palazzo Malinverni sono venuti i brividi gelati appena appresa la notizia. E la correzione di rotta di sindaco e Amministrazione non si è fatta attendere: «Il concerto programmato risponde alle finalità della rassegna “Legnano d’estate”» che ha avuto fra i suoi scopi quello «di andare incontro a differenti tipologie di pubblico. Ogni altro evento è da considerarsi estraneo e frutto di iniziative private», si sono affrettati a spiegare. Dal canto suo, la “Rete antifascista” conferma l’appuntamento delle 17,30, quindi in un’altra fascia oraria, con un dibattito su Gaza e pure sulla pratica del «boicottaggio come metodo di azione alla portata di tutti», ma tutto ciò, sottolineano gli organizzatori, «non ha nulla a che vedere con il concerto dei Punkreas. La vicinanza alla musica e ai testi dei Punkreas ci ha portati a promuoverli anche sul nostro volantino, al quale loro hanno dato un’adesione autonoma». Adesso resta da vedere cos’avranno da dire sull’argomento gli stessi Punkreas. Magari dal palco e con un microfono in mano.

di Ivan Albarelli