Cerro e Rescaldina: scoppia la guerra degli ipermercati

Progetti contrapposti e accuse reciproche di CHRISTIAN SORMANI

Michele Cattaneo e Teresina Rossetti

Michele Cattaneo e Teresina Rossetti

Cerro Maggiore (Milano), 8 febbraio 2016 - Un braccio di ferro fra due Comuni nel nome del commercio. Poco importa se sia a Cerro Maggiore che a Rescaldina a guidare le rispettive amministrazioni ci siano due giunte di centrosinistra. Poco importa che il tema da dibattere sia comune e relativo alla grande distribuzione. Poco importa nuovamente che come alibi si prenda, per entrambi, il discorso viabilistico. A Rescaldina non piace la galleria commerciale di Ikea, mentre a Cerro non piace l’ingrandimento del punto vendita Auchan di Rescaldina. Per il sindaco di Cerro Maggiore, Teresina Rossetti, gli amministratori di Rescaldina sono «incoerenti e contraddittori»: «Si eleggono a paladini del verde, poi sono sottomessi al volere del colosso del commercio francese».

Dal canto suo Michele Cattaneo, primi cittadino di Rescaldina risponde: «Sono proprio la tutela del verde e del territorio che ci stanno guidando nel tentativo di risolvere una questione che risale alla giunta Magistrali e di cui Cerro, così attenta alle questioni dei Comuni vicini, sembra accorgersi solo adesso». Un dibattito che continuerà anche nei prossimi mesi, perché adesso occorre vedere i prossimi passi del colosso svedese Ikea, intenzionato a dire addio alla galleria commerciale, per sfornare un nuovo progetto relativo ad un centro commerciale di misure certamente inferiori e con volumetrie decisamente diverse. In tutto questo si inserisce anche il terzo incomodo che si chiama Legnano, con l’amministrazione che su Ikea e sull’accordo di programma relativo al nuovo insediamento, ha vinto il suo ricorso al Tar, dopo essere stato estromesso dalla discussione iniziale. Il tutto mentre Cerro chiede adesso di intervenire nella decisione viabilistica relativa al Cadorna, la strada che conduce all’entrata della Milano-Laghi.

di CHRISTIAN SORMANI