Buffon lascia la Zucchi: arrivano in francesi

Il fondo Astrance subentra nell'azienda di Rescaldina al portiere della Juventus con un aumento di capitale di dieci milioni di euro. Quasi 30 i milioni investiti negli anni da Buffon

Gianluigi Buffon

Gianluigi Buffon

Rescaldina (Milano), 27 maggio 2016 - Si fa da parte per far posto a chi può, arrivati a questo punto, davvero rilanciare la Vincenzo Zucchi Spa. Da gran signore, e forse anche intelligente uomo d’affari, Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale italiana di calcio, lascia definitivamente la storica società che si occupa di biancheria per la casa. Esce definitivamente di scena Buffon, entrano con un aumento di capitale i francesi di Astrance. L’assemblea degli azionisti del gruppo tessile ha infatti approvato l’aumento di capitale riservato da 10 milioni per una newco - ovvero di fatto una nuova società - controllata dai francesi di Astrance che stanno così rilevando il controllo da Buffon, nominando il nuovo consiglio di amministrazione composto da Joel Benillouche, Florian Gayet, Antonio Rigamonti, Paolo Angius, Marina Curzio, Antonella Negri Clementi, Patrizia Polliotto e Giuseppe Fornari.

«A mano a mano» cantava Rino Gaetano e in effetti proprio «a mano a mano» il calciatore - Buffon da questo punto di vista è stato un pioniere, essendo stato il primo calciatore a entrare nel Consiglio d’amministrazione di una società quotata in Borsa e per lungo tempo suo primo azionista - ha acquisito sempre maggiori quote azionarie della Zucchi, fino a diventarne proprio l’azionista di riferimento. Investendo quindi quasi 30 milioni di euro. La società, però, aveva bisogno di un piano di ristrutturazione diverso e, in accordo con gli istituti di credito, ecco l’ingresso del fondo francese Astrance. Un ingresso che di fatto rappresenta per le centinaia di dipendenti di Zucchi la salvezza dell’azienda e quindi la garanzia di un futuro. Futuro che forse senza il portierone bianconero non si sarebbe neppure potuto ipotizzare.