Chiusura della banca a Villastanza, 530 firme per il no

In meno di un mese sono state raccolte molte adesioni alla protesta contro la chiusura della cassa. Il pericolo concreto è che nella frazione rimanga soltanto uno sportello automatico

La raccolta firme

La raccolta firme

Parabiago (Milano), 28 luglio 2015 - Sono 530 le firme raccolte in meno di un mese a Villastanza per la petizione in difesa della filiale di Intesa San Paolo (l'unica banca della frazione), la cui direzione ha deciso di chiudere la cassa e di far effettuare le operazioni solo attraverso lo sportello automatico.Il sindaco Raffaele Cucchi, l'assessore Marika Slavazza e don Diego Crivelli - a dimostrazione di come anche la comunità religiosa abbia voluto prendere parte all'iniziativa - hanno consegnato ufficialmente le firme al direttore della banca e ai referenti regionali.

"La partecipazione della cittadinanza alla petizione - ha commentato il sindaco - è stata al di sopra delle aspettative. E questo perchè il problema è davvero sentito: con la chiusura della cassa dotata di personale, soprattutto gli anziani ne saranno infatti penalizzati. Non tutti hanno dimestichezza con terminali elettronici e bancomat. È indispensabile quindi che ci sia ancora una persona alla cassa - e non solo un computer- con cui interagire direttamente. Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo consegnato così in banca le firme chiedendo di rivedere una simile decisione e dare continuità a un servizio molto importante per Villastanza e Villapia".  Ad aver firmato la petizione tantissimi residenti ma anche i commercianti e il parroco. Le firme sono state raccolte in municipio, nei negozi ma anche in chiesa.