Quelli che difendono Arluno: "Frustrati, ma non teste calde"

L’idea è nata nella testa dei soci fondatori (tra cui l’ex presidente Massimo Rizzo e l’attuale Pietro Elia) dopo l’ennesimo furto in appartamento nella cittadina di CAMILLA GARAVAGLIA

Il fondatore Massimo Rizzo con un altro operatore

Il fondatore Massimo Rizzo con un altro operatore

Arluno, 5 giugno 2016 - Il caffè, spesso, per loro è gratis - lo offrono i baristi - poi ci sono le monete raccolte coi barattoli alle casse dei negozi e qualche contributo da parte degli sponsor. Il resto lo mettono loro, i volontari di Arluno Sicura, il gruppo nato nel novembre del 2014 per aumentare la sicurezza notturna delle strade di Arluno con il semplice controllo visivo, con la presenza. L’idea è nata nella testa dei soci fondatori (tra cui l’ex presidente Massimo Rizzo e l’attuale Pietro Elia) dopo l’ennesimo furto in appartamento nella cittadina.

«Eravamo frustrati – spiega Rizzo - attorno a noi accadeva di tutto e ci sentivamo inutili. Poi un giorno, anzi una notte, ci siamo detti: perché non iniziamo a pattugliare le vie di Arluno così da dissuadere i ladri? Abbiamo iniziato così, pagandoci la benzina di tasca nostra e girando con le nostre auto. Poi, col tempo, gli arlunesi hanno capito che il nostro è un lavoro utile e hanno iniziato a contribuire nell’acquisto dei cartelli, dei giubbotti catarifrangenti, della benzina stessa». Oggi, sotto la presidenza di Pietro Elia, il gruppo é ulteriormente cresciuto e arriva a coprire circa duemila chilometri al mese, con due turni a notte per i volontari.

Nonostante qualche lusinga, il gruppo è rimasto apolitico e apartitico, dissociandosi fin dall’inizio dall’accusa di aver riproposto in versione edulcorata le cosiddette «ronde padane». «Abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà perché ci sono state persone che hanno provato a farci passare per invasati o violenti - aveva detto Rizzo il giorno del primo compleanno di Arluno Sicura - ma noi non portiamo in auto armi, né bianche né da sparo, e non interveniamo in caso di furto. Ci limitiamo a dissuadere i delinquenti con la nostra presenza e a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi fatto strano». Arluno Sicura non accetta nel gruppo teste calde e investe anche molto nella formazione dei volontari: ne è esempio il corso dell’arte marziale israeliana Krav Maga proposto lo scorso inverno.