Parte l’era del fisco digitale: ecco il 730 precompilato al debutto

Come cambia la dichiarazione dei redditi: tutte le novità a partire dal 15 aprile

Il 730 precompilato (da youtube)

Il 730 precompilato (da youtube)

Legnano (Milano), 1 aprile 2015 - Il 730 precompilato fa il suo esordio per 20 milioni di contribuenti in tutta Italia. Saranno soprattutto pensionati e lavoratori dipendenti a essere chiamati, a partire dal prossimo 15 aprile, per la prima volta a una scelta difficile: accettare la dichiarazione così come arriverà dall’Agenzia delle Entrate oppure chiedere modifiche e integrazioni. In ogni caso è importante conoscere da subito alcune coordinate. La dichiarazione verrà elaborata sfruttando tutta la gigantesca mole di dati che, negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate ha cominciato a collezionare sui contribuenti italiani.

Saranno utilizzati i numeri contenuti nelle certificazioni dei sostituti di imposta (ad esempio, i datori di lavoro sui loro dipendenti), i dati dell’anagrafe tributaria e quelli messi a disposizione da altri soggetti, come banche, assicurazioni ed enti previdenziali. In sostanza, l’amministrazione fiscale partirà dalla dichiarazione dell’anno precedente, raccoglierà informazioni sui redditi da lavoro dipendente, sulle pensioni e sulle prestazioni occasionali, sugli F24 pagati, sugli acquisti di immobili e le locazioni, sulle possibili detrazioni (ad esempio sulla casa e il risparmio energetico) e metterà tutto dentro la dichiarazione precompilata. Tra gli elementi che mancheranno c’è, soprattutto, un’eccezione da segnalare: non saranno conteggiate le spese sanitarie, che faranno il loro esordio nel 2016. Quindi, in caso di importi molto rilevanti pagati su questo fronte, bisognerà prendere in considerazione la richiesta di modifichche. Il 730 non arriverà a casa, come si era pensato all’inizio, ma viaggerà su canali esclusivamente digitali. Bisognerà andare sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, dove già adesso sono disponibili video di spiegazione, risposte ai dubbi frequenti, materiale di supporto.

Per consultare la propria dichiarazione servirà un codice pin per i servizi telematici. Lo si potrà chiedere on line, per telefono o presso gli uffici dell’amministrazione fiscale. In alternativa, ci si potrà servire del pin Inps o della Carta nazionale dei servizi, la smart card per comunicare in digitale con la Pa. La procedura non andrà necessariamente gestita in prima persona: si potrà anche delegare un Caf o un professionista, come il proprio commercialista. Una volta consultati i dati, questi potranno essere accettati senza riserve, oppure potranno essere integrati e corretti. La comunicazione all’Agenzia andrà fatta dal primo maggio al 7 luglio 2015, via internet o tramite un Caf o un professionista. Se si accetta senza modifiche, non ci saranno controlli. Che, invece, le Entrate potranno fare in caso di integrazioni. Per chi non dovesse fidarsi, resterà aperta la strada della presentazione del classico 730 cartaceo.

di Matteo Palo