Mancava dal lavoro da quarantotto mesi: licenziato il vigile assenteista

I vertici dell’amministrazione comunale di Merate hanno formalizzato la fine del rapporto di lavoro con Michele Gramazio, 57 anni, uno degli agenti di polizia locale con più anzianità in servizio al comando di Palazzo Tettamanti di Daniele De Salvo

Sanzioni

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Merate (Lecco), 16 novembre 2014 - Licenziato il vigile assenteista. I vertici dell’amministrazione comunale di Merate hanno formalizzato la fine del rapporto di lavoro con Michele Gramazio, 57 anni, uno degli agenti di polizia locale con più anzianità in servizio al comando di Palazzo Tettamanti. Mancava al lavoro ininterrottamente da oltre 48 mesi. A ottobre, scaduto l’ennesimo periodo di malattia, avrebbe dovuto ripresentarsi dai superiori per ricevere le consegne, ma nessuno lo ha visto. Da qui il drastico provvedimento, anche alla luce di una lunga serie di contestazioni e addebiti disciplinari, uno dei quali ad esempio legato al fatto che non avrebbe inoltrato un regolare certificato che attestava i suoi problemi di salute e un altro perché il medico dell’Asl incaricato di accertare la sua indisponibilità non lo avrebbe trovato a casa durante la visita fiscale.

Il licenziamento, a questo punto non proprio in tronco, gli è stato notificato nei giorni scorsi nel paese dove si è trasferito, in Puglia, con l’ordine di restituire nel più breve tempo possibile tutte le dotazioni d’ordinanza: divisa, mostrine, fischietto e anche la pistola, che tuttavia è custodita in municipio, in cassaforte. Il diretto interessato, pur ammettendo alcuni episodi, tuttavia non accetta di passare per il furbetto o il lazzarone di turno. «Purtroppo mia madre ha alcuni problemi, avevo proposto ai funzionari dell’ente diverse soluzioni, come il trasferimento, la mobilità, l’opportunità di un prepensionamento come avvenuto in altre realtà e persino l’aspettativa non retribuita – spiega –. Nessuna delle proposte è stata però accettata. Per tale motivo non mi sono ripresentato in servizio alla data prestabilita, semplicemente non avrei potuto». Non ha ancora deciso se in qualche modo si opporrà alla “cacciata” oppure se si rivolgerà ad un avvocato per tutelare quelli che ritiene i propri diritti dato che per maturare i requisiti per la pensione gli mancano ancora un paio d’anni.

Intanto Merate sono già corsi ai ripari per reclutare un rimpiazzo, in pochi giorni verrà bandito un concorso per selezionare un sostituto. I vigili urbani del resto in città scarseggiano, non possono nemmeno contare sui rinforzi dei colleghi dei centri limitrofi perchè la convenzione con i ghisa di Robbiate, Paderno e Verderio è miseramente naufragata. Attualmente appena nove unità compongono l’organico, alcune sono di stanza negli uffici, e tra presenza agli orari di ingresso uscita dalle scuole, mercato settimanale, controlli alla circolazione,incidenti stradali e incombenze burocratiche varie non bastano a garantire il presidio del territorio.