Vendrogno, fu accusato di tentato omicidio: ora chiede i danni

L'interminabile lite tra vicini che dura da anni con relativi strascichi in tribunale

La roncola al centro della saga di Sanico  esempio di pessimi  rapporti  di vicinato

La roncola al centro della saga di Sanico esempio di pessimi rapporti di vicinato

Vendrogno, 18 febbraio 2015 - Alla saga di Sanico, piccola frazione della già piccola Vendrogno, si aggiunge ora un nuovo capitolo. Così la vicenda giudiziaria avviata nel 2009 sembra destinata ad occupare le aule del tribunale di Lecco per almeno un altro paio di anni. Tutto partì sei anni or sono, a Vendrogno appunto, Comune della val Muggiasca con poche centinaia di anime, molti dei quali anziani. Tra loro due nuclei familiari - da una parte Paolo Locatelli, all’epoca dei fatti 63 anni e i coniugi Gaspare Paroli e Rachele Rusconi, di qualche anno più anziani - divisi da rapporto di vicinato pessimo sedimentato e acuito da antichi dissapori e continue liti protratte nel tempo. Fino al giorno in cui spunta la roncola, quella utilizzata dallo stesso Locatelli per colpire al collo la signora Rachele presa a calci e pugni, come sostengono marito e moglie nella denuncia a seguito del ricovero di lei in ospedale.

Così Locatelli viene arrestato, si fa il carcere e poi va ai domiciliari con l’accusa di tentato omicidio. Nel processo (derubricato poi a lesioni gravi) verrà assolto per legittima difesa con Locatelli che racconterà in tribunale la sua versione, di essere cioé stato colpito sulla testa con una badilata alle spalle e di aver colpito a sua volta la signora con la roncola che aveva con sé per evitare nuove aggressioni. Il giudice gli crede e lo manda assolto, anche se nel frattempo dispone il suo allontanamento dal territorio di Vendrogno, sebbene lassù lui abbia pure un fratello infermo. Il provvedimento non sembra servire per placare le acque con i rapporti che restano burrascosi, tanto che i coniugi Paroli depositano altre denunce per stalking nei confronti dello stesso Locatelli.

Finita qui? Nemmeno per sogno. Nella giornata di ieri l’avvocato Flavio Natali del Foro di Lecco, che tutela gli interessi di Locatelli, si è costituito parte civile nell’udienza preliminare davanti al giudice Massimiliano Mercaldo il quale ha ritenuto di rinviare a giudizio i due coniugi (difesi dall’avvocato Ruggero Panzeri) per calunnia. Secondo il giudice (fascicolo affidato al sostituto Del Grosso) ci sono gli estremi dunque perché Gaspare Paroli e Rachele Rusconi siano processati per aver dichiarato falsità cagionando danni a Locatelli, che per quelle accuse si è fatto pure il carcere. Così si tornerà in tribunale e la parola fine alla saga di Sanico resta così ancora molto lontana.