I fulmini della Regione sulla Dubai del Lario: stop all’isola artificiale

Varenna, bocciato il progetto: rovina l’ambiente di Andrea Morleo

Varenna è uno degli angoli più belli della Lombardia; nei riquadri i rendering (Sandonini)

Varenna è uno degli angoli più belli della Lombardia; nei riquadri i rendering (Sandonini)

Varenna (lecco), 26 luglio 2014  - Era stata battezzata, con malcelate velleità internazionali, la Dubai del Lario perché l’idea era quella di riempire una parte di lago con costruzioni, sul modello dell’arcipelago di isole artificiali realizzate nella capitale degli Emirati Arabi. Ieri invece è arrivata la bocciatura della Regione, che ha presentato ricorso al Tar contro il Comune di Varenna. Lo ha ufficializzato l’assessore Viviava Beccalossi spiegando come «il Comune di Varenna abbia approvato il Piano di governo del territorio (Pgt) violando le disposizioni del Piano territoriale regionale e prevedendo la realizzazione del cosiddetto “Polo turistico di Olivedo”, in difformità con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio di uno degli angoli più belli di Lombardia».

Nel progetto di modifica al Pgt presentato dall’amministrazione comunale si parlava di «addizione a lago», ovvero di una prosecuzione del borgo cittadino con la creazione di una marina nautica integrata con una piattaforma commerciale e un parcheggio multipiano, oltre all’insediamento di un resort di eccellenza con 120 camere a cui si sarebbero aggiunti un centinaio di posti barca, spazi commerciali, 120 parcheggi subacquei, una passeggiata a lago e altro ancora per una superficie di oltre 18.600 metri quadrati. «Vogliamo realizzare una struttura ricettiva di alto livello che servirebbe a qualificare tutto il comparto turistico - aveva raccontato il sindaco Carlo Molteni -. Bisogna pensare allo sviluppo futuro della zona e non ci sono altri spazi a Varenna, così nasce l’idea di ampliare il territorio sul lago». L’idea avveniristica però aveva subito scatenato la reazione delle opposizioni in Comune, poi la questione era sbarcata al Pirellone con un’interrogazione presentata dal consigliere Raffaele Straniero (Pd).

Il ricorso ora è cosa ufficiale da ieri con l’assessore Beccalossi che l’ha definito atto doveroso «dopo che il Comune, pur ricevendo nello scorso dicembre dai miei uffici una serie di prescrizioni contenute nel Parere regionale al Pgt, ha approvato il proprio Piano, limitandosi a ridurre, ma non azzerare, la volumetria del Polo turistico che continua a rappresentare un progetto non opportuno. Da parte nonstra non abbiamo fatto altro che applicare la legge, la quale indica chiaramente che le nostre osservazioni ai Pgt sono vincolanti e non, come avvenuto in questo caso, oggetto di autonoma valutazione dei singoli Comuni». Il sindaco Molteni da parte sua si trincera dietro un no comment: «Parlerò solo quando avrò il ricorso sulla mia scrivania».

andrea.morleo@ilgiorno.net