Le aspirazioni di 43 neo ingegneri «I nuovi manager dell’industria»

Pronti a entare nel mondo del lavoro. Il preside:

Cerimonia, consegna della laurea a 43 neo ingegneri

Cerimonia, consegna della laurea a 43 neo ingegneri

LECCO, 3 ottobre 2015 - «Chi si laurea in questa università sa che avrà un futuro. In particolare Ingegneria civile architettura si trova al quinto posto in Europa e tredicesimo al mondo». Barbara Betti, preside della scuola di Ingegneria civile al polo lecchese del Politecnico di Milano, elogia l’ateneo nel giorno in cui si è svolta la cerimonia di laurea per 43 neo ingegneri al campus di Lecco. «Ci troviamo prima di Oxford in queste speciali graduatorie – prosegue –, quindi studiare qui è un biglietto da visita di non poco conto. Inoltre laurearsi a Lecco è un valore aggiunto: la realtà è piccola, quindi ci si può relazionare meglio con i propri professori, che per altro sono spesso di alto livello. E i nuovi laboratori sono all’avanguardia».

Dei nuovi 43 dottori in Ingegneria edile architettura, Ingegneria meccanica - Mechanical engineering, Ingegneria civile - Civil engineering for Risk mitigation e Architectural engineering. La provenienza è delle più disparate. Il campus ormai è sempre più internazionale: non solo italiani, nemmeno tutti della provincia di Lecco, ma anche iraniani, turchi, serbi, indiani, cinesi, colombiani, indonesiani, romeni e argentini. Sono sempre più coloro che arrivano all’ombra del Resegone per laurearsi da Paesi dell’Est Europa. Ed è proprio una giovane proveniente dall’Argentina, Maria Tamara Mendoza, a conquistare il 110 con menzione di lode, in Civil engineering for Risk mitigation, con tesi dal titolo «Flood risk models: from assumptions to reality. Challenges of adapting damage functions at the local scale: an application in the Valle d’Aosta, Italy». Massimo risultato, con tanto di lode, per Francesca Cordiali, in Ingegneria meccanica - Mechanical engineering, con un lavoro intitolato «HRA for Surgery: methodological improvements of HEART technique with applications in Robotic Surgery», oltre ad Alessandra Crippa, in Ingegneria edile-architettura con la tesi «100Nodes - Thang Long Food and Energy Urban Farm. Progettazione di un complesso multifunzionale ad Hanoi, mediante l’ingegnerizzazione di tecniche costruttive tradizionali e l’utilizzo di materiali sostenibili». Per tutti loro però, dopo la proclamazione, è stata grande festa. E prima di iniziare a lavorare si godranno una meritata pausa.