Colpo di stato in Turchia, il racconto del portavoce dei pendolari brianzoli

Guido Raos, 50 anni di Osnago, professore al Politecnico e rappresentante dei viaggiatori del Meratese, si trova a Istanbul

Guido Raos di Osnago

Guido Raos di Osnago

Osnago (Lecco), 16 luglio 2016 – Tra i tanti italiani che in queste ore concitate e confuse si trovano in Turchia, dove si è verificato un colpo di stato, c'è anche Guido Raos, 50 anni di Osnago, professore di Chimica, materiale e ingegneria chimica del Politecnico di Milano, ma anche portavoce del Comitato dei pendolari del Meratese. E' a Istanbul per un convegno scientifico.

Sta bene, alloggia nel campus universitario della Istanbul Teknik Üniversitesi, una della più antica del Paese. Non ha avuto modo di rendersi conto direttamente di quanto successo. «Qui è relativamente tranquillo – ci ha raccontato -. Non riesco a disporre di notizie dirette». Ieri sera venerdì ha sentito però dei rumori e dei colpi: «Penso si sia trattato di spari in lontananza». «Sto bene, sembra sia tutto finito, sì il golpe è finito», ha tranquillizzato anche tramite la propria pagina Facebook i familiari e i tanti amici preoccupati.

Sta bene pure Francesca Rosa, giovane mamma di Calolziocorte, trasferitasi a Istanbul. In questo momento è al sicuro in Italia con i suoi bambini, non però un suo caro: «Io sto bene in Italia con i ragazzi. Lui invece è a Istanbul ma al sicuro - ha scritto durante la sollevazione ancora in corso tramite social -. Vuole rimanere a casa o andare all'ufficio dove ci sono generatori e comunicazioni via satellite. C' è un coprifuoco... La Situazione e sempre più calda. Nel sobborgo di Beylerbeyi si avvertono esplosioni e sparatorie ovunque». Si tratta del quartiere che si affaccia direttamente sul Bosforo e che prende il nome dall'antica residenza estiva dei sultani ottomani.