Casatenovo, Medvedev si riprende la Marathon bike Brianza

Il campione russo vince per la seconda volta la prestigiosa gara

Oltre mille i partecipanti alla Marathon bike

Oltre mille i partecipanti alla Marathon bike

Casatenovo (Lecco), 4 settembre 2016 - Quattro anni dopo la vittoria del 2012, la Marathon bike della Brianza ha rivisto sul gradino più alto del podio il russo Alexey Medvedev che dopo il secondo posto dello scorso anno ha festeggiato la seconda vittoria nella manifestazione brianzola.  

Originario di Mosca, il 33enne russo, Campione Europeo Marathon 2011, è entrato nell’olimpo della Marathon bike della Brianza, inserendosi tra i sette vincitori che possono vantare il doppio successo nella prestigiosa gara di Casatenovo. Sotto un sole limpido e in una giornata calda, ha preso il via questa 25esima edizione, che come sempre ha visto le griglie affollate, che in questa occasione ha visto quasi pareggiarsi i partecipanti ai due percorsi, con 820 atleti tesserati al primo blocco di partenza con tutti gli occhi puntati sulla maglia iridata del Campione del Mondo Marathon, il portoghese Jorge Oliveira Tiago Ferreira. Il gruppo è partito subito di gran carriera e al termine della prima salita era Leonardo Paez a fare l’andatura, l’azione del colombiano era solo all’inizio. Il ritmo del portacolori Team Olympia-Polimedical ha fatto una selezione spietata e il cronometro degli inseguitori ha iniziato ad accumulare secondi di ritardo che dopo le salite del Calzolaio, di Scerizza e di Giovenzana sono diventate minuti. 

A seguire a suo volta con un ritmo insostenibile per gli altri, Medvedev ha visto il suo gap sempre più ridotto, Paez si è trovato con la ruota posteriore a terra e ben presto è diventato preda degli inseguitori. Con la strada libera davanti Medvedev ha spianato la discesa del Gpm di San Genesio e in discesa ha volato, viaggiando indisturbato verso la sua seconda vittoria nella gara tagliando il traguardo in due ore 49’ 29”. E’ rimasta incerta fino alla fine invece la lotta per il secondo gradino del podio tra il colombiano Diego Alfonso Arias Cuervo e il bergamasco Johnny Cattaneo che hanno concluso a posizioni invertite rispetto al 2014, secondo e terzo, staccati di 1’ 12” dal vincitore, dopo un arrivo allo sprint. Dopo due vittorie consecutive nelle edizioni 2014-2015, è rimasto fuori dal podio il comasco Samuele Porro che nel finale ha messo al sicuro la posizione dalle minacce di Stefano Dal Grande, quinto, e da Marzio Deho che ha concluso la sua decima Marathon bike della Brianza in sesta posizione, con una corsa tutta in rimonte.  Settimo lo sfortunato Paez che dopo la foratura si è spinto in una disperata rimonta che lo ha almeno riportato nella top ten.  

Ottavo e nono posto per la Scott Racing Team con l’ex professionista strada Cristiano Salerno davanti al Campione Italiano Marathon, Juri Ragnoli. La conoscenza del percorso, ma soprattutto la sua grande condizione atletica, ha regalato al lecchese Matteo Valsecchi la decima posizione assoluta, primo degli amatori.  Solo ventesimo il campione iridato Jorge Oliveira Tiago Ferreira che dopo i primi dieci chilometri condotti nelle prime posizioni, ha alzato bandiera bianca ed è arrivato al traguardo con un ritardo di 15 minuti.

Nel femminile, dopo una serie di tre terzi posti consecutivi nelle ultime edizioni, è arrivata la prima vittoria di Mara Fumagalli. La 29enne di Garbagnate Monastero portacolori del team KTM-Protek-Dama, dopo il quinto posto al Campionato Mondiale Marathon e la recente vittoria alla Val di Sole Marathon voleva un’altra vittoria importante e l’ha trovata nella gara di casa. Partita con qualche dubbio sulla sua condizione, ha preferito una condotta di gara in difesa nei primi chilometri, ma quando le sensazioni sono migliorate, ha raggiunto dapprima la sua compagna di squadra Serena Tasca e poi la Campionessa Italiana Valentina Frasisti, lasciando loro i due gradini più bassi del podio. Sul percorso Avventura di 47 chilometri, il torinese Simone Olivetti in un’ora 59’ 49” ha preceduto la coppia del Pavan Free Bike, composta da Mirko Gritti e dall’azzurro di mtb orienteering Giame Origgi.