Litigano e devastano il bar. Nei guai finiscono due fratelli

Costa Masnaga, violenta rissa fermata dai carabinieri, aggrediti a loro volta da un uomo di 52 anni andato su tutte le furie

Un intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri

Costa Masnaga, 18 ottobre 2014 - Urla, botte e vetrine sfondate. Minuti infuocati quelli che hanno animato Costa Masnaga giovedì sera quando due fratelli marocchini hanno inscenato un litigio pazzesco per motivi ignoti. Fatto sta che il più grande dei fratelli, un uomo di 52 anni, che è regolarmente residente nel paese, è stato condannato a due anni di pena ieri mattina dal tribunale di Lecco. L’uomo ha patteggiato la pena, sospesa con non menzione ed è stato giudicato dal giudice Enrico Manzi, l’accusa era affidata al dottor Mattia Mascaro e l’avvocato difensore era Anita Discacciati. Tutto è accaduto intorno alle 20.30 quando nell’abitazione dei due fratelli è iniziata la violenta lite, il minore spaventato dal maggiore che lo minacciava è scappato prima in strada e poi, vedendosi inseguito, si è rifugiato nel bar Elysées di Costa Masnaga. Nonostante questo A.T. ha proseguito a insultare il fratello e poi ha scagliato una sedia di metallo contro la vetrina del bar mandandola in frantumi mentre la gente si affacciava spaventata alle finestre sentendo tutto quel frastuono. In qualche modo il fratello maggiore è stato tenuto a bada fino all’arrivo di due pattuglie dei carabinieri di Costa Masnaga e di Cremella che a loro volta hanno cercato di calmarlo facendolo ragionare. Purtroppo però la situazione non è migliorata, anzi ad un certo punto il 52enne se l’è presa con i militari che a quel punto non hanno potuto far altro che usare metodi decisi al fine di fermare l’uomo evitando che facesse del male a qualcuno o a se stesso. A fatica i militari hanno ammanettato l’uomo che non ha mai smesso di reagire con la forza mentre insultata il fratello. Dopo una notte in camera di sicurezza il marocchino è stato condotto davanti al giudice con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, minacce, ingiurie e danneggiamenti.