Ripamonti stacca il biglietto per Rio

Il canoista lecchese: "Sono contentissimo, soprattutto dopo quell’esclusione ingiusta". Alle olimpiadi anche i lariani Goretti, Bertolasi e Ruta

Nicola Ripamonti a sinistra con Giulio Dressino

Nicola Ripamonti a sinistra con Giulio Dressino

Lecco, 20 luglio 2016 - «Era nel'aria da venerdì ma ora che c’è la certezza sono contentissimo, soprattutto dopo quello che era successo con quell’esclusione ingiusta». Il canoista lecchese Nicola Ripamonti si aggiunge ai tre canottieri lariani (Sara Bertolasi, Martino Goretti e Pietro Ruta) che partiranno per Rio dopo la bufera doping che ha travolto alcune squadre. E così, alla vigilia dell’appuntamento, il ventiseienne ha dovuto fare le valigie e partire di gran carriera per unirsi agli altri azzurri già in ritiro a Castel Gandolfo. «Mi hanno chiamato a casa, a Ballabio e sono dovuto partire al volo». Nicola torna in pista dopo essere un’esclusione che aveva fatto discutere e avava fatto arrabbiare lui e i suoi compagni di equipaggio.

«Adesso però non guardiamo alle polemiche passate e ai ricorsi ma a cosa ci aspetta. Obiettivi? Sarei contentissimo di arrivare nei primi sei». Ripamonti gareggerà nel K2 1000 con Giulio Dressino e poi nel K4 1000 con lo stesso Dressino, Mauro Crenna e Alberto Ricchetti. Nel canottaggio Sara Bertolasi, varesina dal 2011 alla Lario di Como, dove alla vigilia olimpica di Londra aveva sviluppato il progetto del «due senza» azzurro assieme a Claudia Wurzel, progetto mai trascurato e che la vedrà a Rio con rinnovato slancio in gara con la trevigiana Alessandra Patelli (Canottieri Padova). Martino Goretti, una lunga storia tra Moto Guzzi e Fiamme Oro, anche con vari passaggi di barca ma sempre in posizioni eccellenti, a svettare alla guida di equipaggi pesi leggeri, che ora punta al riscatto dell’insoddisfacente conclusione olimpica a Londra nel quattro senza.

Capovoga del quattro senza azzurro è Pietro Ruta, vecchia scuola alla Menaggio, ora stella delle Fiamme Oro come Goretti, un campione tutto fare che a Londra da riserva fu in extremis titolare nel doppio leggero (settimo) ed ora vuole esplodere da capovoga del quattro senza.