Oggiono, "questa è una rapina, dammi tutti i soldi" poi si dà alla fuga

I carabinieri avrebbero già identificato il presunto colpevole. Si tratterebbe di un 29enne della provincia di Como. Lo hanno individuato grazie anche all'ausilio delle telecamere del sistema di videosorveglianza di Daniele De Salvo

Un coltello (foto di repertorio Germogli)

Un coltello (foto di repertorio Germogli)

Oggiono (Lecco), 15 settembre 2014 -  Mirava semplicemente a mettere a furto un segno e a scappare con il misero incasso della giornata, ma il proprietario dell'attività lo ha sorpreso all'opera, con le mani infilate nel registratore dietro il bancone. L'intruso invece che scappare ha quindi sfoderato un coltello con cui ha minacciato il commerciante: "Questa è una rapina, dammi tutti i soldi", ha ringhiato. Ma proprio in quel momento è intervenuto anche un dipendente del locale. A quel punto l'improvvisato bandito ha preferito battere in ritirata e a mani vuote. L'assalto, poi sventato è stato messo a segno nei giorni scorsi a Oggiono, in una pizzeria d'asporto che si affaccia lungo via per Molteno. A quanto sembra il malvivente prima di entrare in azione, probabilmente per darsi coraggio da solo, si sarebbe anche scolato una bottiglia di vino e ubriacato.

La sua latitanza sarebbe comunque già finita. I carabinieri della stazione locale del paese, comandanti dal maresciallo Nicolino Ombrosi, avrebbero già identificato il presunto colpevole. Si tratterebbe di un 29enne della provincia di Como. Lo hanno individuato grazie anche all'ausilio delle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino, dopo aver visionato e spulciato ore ed ore di filmati. Il resto è stato tutto lavoro di immagini alla vecchia maniera, con pedinamenti e fonti riservate, sino a trovare tutti i riscontri necessari per fugare gli eventuali dubbi e a chiudere il cerchio degli accertamenti. Al momento il presunto responsabile del raid finito in nulla è stato semplicemente denunciato, ma ai suoi polsi potrebbero scattare anche le manette come da richiesta avanzata dagli operatori del 112 della Compagnia di Merate comandata dal capitano Roberto De Paoli a al vaglio del magistrato che si sta occupando del caso.