I lavoratori del centro prelievi: "Paghiamo la benzina per trasportare il sangue"

Mobilitazione davanti all'Ospedale Manzoni di Lecco dei dipendenti della Cooperativa Solaris senza stipendio da mesi

Il presidio davanti all'Ospedale Manzoni

Il presidio davanti all'Ospedale Manzoni

lecco, 9 febbraio 2016 - Mobilitazione sindacale per i lavoratori della Cooperativa Solaris che gestisce i centri prelievo di Olginate, Costa Masnaga, Galbiate, Valmadrera, Introbio e Colico dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale. Stipendi arretrati, cedolini paga non consegnati, applicazione scorretta del contratto collettivo nazionale del lavoro, carenze e ritardi nella manutenzione del parco auto. Sono queste le ragioni del presidio organizzato ieri mattina negli spazi antistanti all’ospedale Manzoni di Lecco. «Con il nostro lavoro – spiegano Annamaria Angotti e Feliciana Martes De Leon, infermiere e Orietta Faggi e Luca Rocca, amministrativi - garantiamo i prelievi di sangue e la terapia anticoagulante in sei distretti dislocati sul territorio, dal lago alla Valsassina. Ogni giorno siamo presenti dalle 8 alle 10 – alcuni fino alle 11 – e poi ci spostiamo verso l’ospedale di Lecco per consegnare i campioni. Da lì poi ritiriamo i referti e li riportiamo ai cittadini nei punti prelievo».

L’appalto per la gestione del servizio era stato vinto nel luglio del 2012 dalla Cooperativa Solaris non senza qualche intoppo iniziale. E ora i problemi si ripresentano. «Le auto per il trasporto dei campioni e dei referti hanno problemi – spiegano – Più volte è toccato a noi fare benzina perché il distributore convenzionato ha sospeso la fornitura di carburante a causa di pagamenti arretrati. Ad alcuni di noi, i liberi professionisti a partita iva, non vengono saldate le fatture da ottobre, mentre agli assunti mancano gli stipendi di dicembre e la tredicesima. Altra grande difficoltà è nell’interazione con la società: in questi anni abbiamo cambiato una decina di coordinatori, che comunque sostengono di non avere responsabilità. Praticamente si riducono a portarci i soldi per fare benzina. Anche per quanto riguarda gli ordini e la gestione della farmacia, è tutto lasciato in capo a noi. Fino a qualche tempo fa, ci venivano riconosciute per questi lavori in più delle ore extra, ma ora i soldi sono finiti».

Disagi che ricadono sulla collettività. «Mancano persino le provette e il toner per stampare le etichette per la campionatura – denunciano i lavoratori – E questo non è accettabile né per noi che svolgiamo il nostro compito al massimo della professionalità, né per i pazienti» Accanto ai dipendenti e ai collaboratori della Solaris, i funzionari sindacali. «La Coperativa ha ammesso di avere difficoltà economiche - spiega Catello Tramparulo, Funzione Pubblica Cgil - Abbiamo avuto un confronto anche con l’Azienda socio sanitaria territoriale, che ha ribadito di essere in regola con i pagamenti verso la Solaris. Chiediamo tuttavia all’ex Azienda ospedaliera di assumersi le proprie responsabilità attraverso un intervento diretto e risolutivo per ristabilire un corretto svolgimento del servizio».