Appartamento a luci rosse in centro, paese in rivolta contro la "Bocca di Rosa" di Calolzio

Proprio come la protagonista della celebre canzone di Fabrizio De Andrè si sta tirando «addosso l’ira funesta», non delle «comari di un paesino», ma dei residenti della zona e degli altri inquilini del condominio dove esercita la professione più antica del mondo, stanchi del continuo andirivieni di uomini di ogni età e da ogni dove a qualsiasi ora del giorno e della notte di Daniele De Salvo

Prostituzione (foto repertorio)

Prostituzione (foto repertorio)

Calolziocorte (Lecco), 15 agosto 2014 - La «Bocca di Rosa» di Calolziocorte abita nell’appartamento della porta accanto, nel centralissimo corso Dante Alighieri. Ma se «una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca», lei preferisce però sponsorizzare la propria «passione» attraverso siti internet specializzati, definendosi «una orientale giovane e carica, indimenticabile e dolcissima, a completa disposizione per soddisfare tutte le fantasie», che nell’annuncio elenca lasciando in realtà poco o nulla all’immaginazione dei potenziali clienti.

E proprio come la protagonista della celebre canzone di Fabrizio De Andrè si sta tirando «addosso l’ira funesta», tuttavia non delle «comari di un paesino», ma dei residenti della zona e degli altri inquilini del condominio dove esercita la professione più antica del mondo, stanchi del continuo andirivieni di uomini di ogni età e da ogni dove a qualsiasi ora del giorno e della notte. Al momento nessuno è ancora intervenuto per mettere fine all’attività, come già successo ad esempio tra il 2012 e il 2013 ad una brasiliana quarantenne che abitava negli alloggi popolari della Valle San Martino costretta a interrompere il lavoro. La situazione però sta degenerando velocemente in paese, il malumore monta, lo spettacolo non è dei più decorosi e difficilmente si può tollerare oltre. 

«Perché nessuno interviene? - denuncia G.V., 59 anni, abitante del luogo -. Dove sono i nostri amministratori comunali? E i carabinieri? E gli agenti della Polizia locale? È una vergogna». A rigor di legge la prostituzione non è comunque un reato, semmai lo è lo sfruttamento. E Alla giovane orientale non è la sola a campare o arrotondare lo stipendio con la sua attività. Oltre a lei, sul medesimo portale di incontri che utilizza, sono pubblicati messaggi di ragazze e donne che ricevono a Lecco, Malgrate, Colico, Missaglia, Merate, Olginate, Vercurago, Osnago, Lomagna... praticamente in tutti i centri della provincia.