Merate, 1 ottobre 2012 - Oltre trecento no ad una nuova cava nel Meratese, per la precisione 328, tanti quanti i cittadini che hanno firmato la petizione elaborata dai consiglieri del gruppo di minoranza Insieme per Merate per chiedere al numero uno di Villa Locatelli Daniele Nava di stralciare dal piano provinciale il sito estrattivo previsto a Brugarolo, tra Merate, Robbiate e Osnago, in uno degli ultima ambiti agricoli urbani rimasti.

Gli esponenti dell’opposizione, forti delle sottoscrizioni raccolte, puntano il dito contro l’inquinamento, il danno ambientale, i problemi di traffico, le conseguenze negative sull’agricoltura e i pericoli gelogici e idrogeologici che deriverebbero dall’intervento. “Per tutte queste considerazioni chiediamo che venga stralciato dalla Relazione sul Nuovo Piano cave provinciale, l’insediamento dell’ambito estrattivo Gg. 6a - Merate (loc. Brugarolo) e Robbiate”, si chiude il documento.

Ma contrarietà al progetto è stata espressa anche dagli amministratori di centrodestra che reggono la città, i quali hanno avuto quindi il coraggio e l’indipendenza di schierarsi contro le scelte espresse dai loro maggiorenti, dato che l’Amministrazione provinciale è retta da leghisti e pidiellini. E’ sorto inoltre anche un comitato, il Comitato No cava del Meratese, guidato dai referenti di Legambiente.