Pizzeria della legalità, tutto da rifare: decaduta l'assegnazione dell'incarico, nuovo bando

La riqualificazione di quella che era la roccaforte del padrino lecchese della 'ndrangheta e l'apertura della cosiddetta "pizzeria della legalità" avrebbero dovuto avvenire entro l'inaugurazione di Expo di Daniele De Salvo

L'ex pizzeria Wall Street

L'ex pizzeria Wall Street

Lecco, 24 aprile 2015 - Pizzeria della legalità: tutto a rifare. Chi avrebbe dovuto gestire "Wall Street", l'ex covo del boss Franco Cocco Trovato, si è tirato indietro, l'assegnazione provvisoria dell'incarico è decaduta ed è stato pubblicato un nuovo bando. A comunicare la brusca battuta d'arresto nell'iter di restituzione ai cittadini del bene confiscato agli ndranghetisti sono stati i funzionari di Palazzo Bovara del settore Politiche sociali e di sostegno alla famiglia: "E' stata dichiarata la decadenza dell'assegnazione provvisoria della gestione dellex pizzeria Wall Street all'Ats, Associazione temporanea di scopo, composta da ARCI Lecco, La Fabbrica di Olinda società cooperativa sociale onlus e l'associazione L'Altra Via di Calolziocorte".

I vertici di quest'ultimo sodalizio hanno spiegato che i loro tesserati nel corso di una apposita assemblea non hanno ratificato la decisione del presidente di presentare domanda di partecipazione e di offerta per il bando di gestione nè di partecipare alla costituzione dellAts. "Il Comune di Lecco, ritenendo fondamentale che si compia nel più breve tempo possibile la restituzione alla collettività del bene confiscato alla criminalità organizzata, per il quale sono in fase di conclusione anche i lavori di ristrutturazione ha disposto con il medesimo atto limmediata ripubblicazione del bando, costituito dai medesimi atti di gara del precedente", prosegue la nota. La riqualificazione di quella che era la roccaforte del padrino lecchese della 'ndrangheta e l'apertura della cosiddetta "pizzeria della legalità" avrebbero dovuto avvenire entro l'inaugurazione di Expo, una scadenza su cui però nessuno puntava. Il nuovo inconveniente guasta ulteriormente i piani, anch quelli politici, dato che a breve i lecchesi saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco.