Osnago: sequestrato, picchiato e rapinato don Costantino Prina

Si presume che i responsabili siano due stranieri a cui aveva dato ospitalità. Il parroco originario di Canzo è stato ricoverato in ospedale. «Continuavano a picchiarmi con calci e pugni, volevano ammazzarmi», ha raccontato.

I soccorsi al parroco

I soccorsi al parroco

Osnago (Lecco), 26 maggio 2016 – Trascorrerà la notte in ospedale don Costantino Prina, il sacerdote di 69 anni, parroco di Osnago e decano di Merate che nel pomeriggio di oggi, giovedì, è stato picchiato e sequestrato in casa propria in canonica. Nonostante la brutale e violenta aggressione non avrebbe rimediato gravi ferite e, salvo complicazioni, terminato il periodo di ricovero in osservazione al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic verrà dimesso senza conseguenze. Di quanto gli è successo è stato immediatamente avvisato anche il cardinale Angelo Scola. L'AGGRESSIONE Ad aggredire il prevosto, arrivato in paese nel 2009, sarebbero stati due cittadini stranieri, due bulgari, a cui ha aperto le porte dell'appartamento dove vive accanto alla chiesa di Santo Stefano per consentire loro di fare una doccia. Lo aveva fatto anche ieri, mercoledì. Finito di lavarsi i due ospiti gli hanno chiesto del denaro, lui si è rifiutato ed è scattato il pestaggio. Hanno cercato di strangolarlo con un calzino intorno al collo, poi lo hanno letteralmente incaprettato, legandogli mani e piedi insieme e tappandogli la bocca con un bavaglio. Lo hanno anche chiuso in uno sgabuzzino in modo da poter cercare qualcosa da rubare senza essere disturbati. VOLEVANO UCCIDERLO «Continuavano a picchiarmi con calci e pugni, volevano ammazzarmi», ha riferito il curato. Nonostante fosse stato immobilizzato è comunque riuscito a chiedere aiuto da una finestra, richiamando l'attenzione del sacrista che abita proprio di fronte. I banditi hanno provato a bloccarlo ma ormai era tardi e sono stati costretti a scappare. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che dopo le prime cure lo hanno accompagnato in ambulanza in ospedale. Sono accorsi anche i carabinieri e gli agenti della polizia locale. In zona sono scattate le ricerche, al momento tuttavia dei colpevoli si sono perse le tracce. LE INDAGINI Tutti i militari della Compagnia di Merate sono al lavoro e stanno battendo palmo a palmo il territorio. Nonostante le testimonianze e gli indizi, oltre al fatto che i balordi sarebbe gli stessi ospitati dal reverendo anche il giorno prima, le indagini non si preannunciano facili. A differenza di molti altri centri della zona infatti a Osnago non sono installate telecamere che possano almeno fornire qualche elemento, come la direzione di fuga. Gli intrusi sarebbero scappati non dalla parte da cui sono entrati, ma da un'altra uscita, direttamente sul sagrato della chiesa. I PRECEDENTI Don Costantino Prima, nato a Cantù ma cresciuto a Canzo, con trascorsi di professore di lettere ai seminaristi delle medie del seminario arcivescovile minore di Masnago di Varese, non è il primo sacerdote a subire pestaggi e rapine. I preti anzi sembrano essere uno degli obiettivi preferiti dai malviventi, anche in Brianza. Nel 2010 era toccato a don Virginio Riva, sacerdote di Bulciago. Nel dicembre 2008 era stata la volta di don Eugenio Baio, parroco di Rovagnate insieme ad altri tre preti missionari ospiti, tra cui il rettore del Pime di Monza, assaliti mentre stavano pranzando. E nel gennaio 2006 invece era stata la volta dell'ex prevosto di Calco Marino Rossi, derubato con lui presente anche più di recente, a Novate di Merate, dove è attuale vicario parrocchiale.