Ragazzo pestato a morte nel Kent: tre lituani condannati per l'omicidio di Joele Leotta

I tre lituani ritenuti colpevoli sono stati condannati per l'omicidio di Joele e per lesioni ai danni di Alex Galbiati. Assolto il quarto lituano, vicino di casa del giovane proveniente da Nibionno FOTO Chi era Joele Leotta. La famiglia: "Non riusciremo mai ad accettare la morte di Joele". Il sindaco: "Giustizia terrena è fatta" di D.D.S.

Joele, il 20enne di Nibionno ucciso nel Kent (Newpress)

Joele, il 20enne di Nibionno ucciso nel Kent (Newpress)

Nibionno (Lecco), 7 luglio 2014 – Omicidio Joele Leottacondannati tre dei quattro lituani imputati per il caso del giovane di Nibionno pestato a morte lo scorso 20 ottobre nel Kent, dove si era recato insieme all'amico Alex Galbiati per fare un'esperienza lavorativa e per imparare la lingua inglese. Assolto il quarto lituano, il vicino di casa in Inghilterra del giovane di Nibionno. I tre condannati hanno un'età compresa tra i 21 e i 26 anni. L'entità della pena sarà stabilita nei prossimi giorni dal giudice. 

La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione del tribunale della Corte della corona di Maidstone. Presente in aula Alex Galbiati, anche lui vittima della brutale aggressione. I tre lituani ritenuti colpevoli sono stati condannati per l'omicidio di Joele e lesioni ai danni di Alex Galbiati. In Inghilterra presenti anche i genitori della vittima e i parenti di Alex Galbiati. 

Secondo l'accusa durante tutto il processo gli imputati hanno solo cercato di “gettare fumo negli occhi per salvarsi la pelle”. I quattro si sono infatti sempre professati innocenti, hanno spiegato che si sarebbero solo difesi dai due giovani brianzoli che li avrebbero aggrediti e si sono accusati a vicenda. 

LA REAZIONE DELLA FAMIGLIA - "Non riusciremo mai ad accettare la morte di Joele. Nessuno può vedere il dolore che portiamo dentro di noi. Ci rende incapaci di respirare, senza forze, ci lascia vuoti e soli. Perchè è accaduto questo? Joele non meritava che gli accadesse qualcosa di così terribile. Joele era un ragazzo gentile, amorevole, rispettoso e determinato, il suo ricordo è la nostra forza".

SINDACO E PARROCO - "Giustizia terrena è fatta": cosi' Claudio Usuelli, il primo cittadino di Nibionno, paese dei Leotta, ha commentato la sentenza di condanna di tre dei quattro lituani coinvolti nel delitto avvenuto a Maidstone il 20 ottobre scorso. Il parroco della frazione Tabiago, don Luigi Bianchi e' stato raggiunto dalla notizia mentre era all'oratorio con i ragazzi e si e' limitato a dire che "questa comunita' ha sofferto troppo per la vicenda" e che "nessuno ci ridara' Joele". "Al di la' di qualsiasi pena - ha aggiunto il sindaco Usuelli - alla famiglia e alla comunita' rimarra' per sempre il dolore per la perdita del giovane".