Uccise figlio con una forbiciata, indagini chiuse per Aicha

La donna è stata dichiarata incapace di intendere e volere al momento dell'infanticidio e ora si attende la fissazione dell'udienza preliminare

Aicha accompagnata dalla polizia

Aicha accompagnata dalla polizia

Abbadia Lariana (Lecco) 11 settembre 2014 - Soltanto undici mesi fa uccise il proprio figlio, di soli tre anni. Ora invece si dispera all'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere (Mantova), e presto si troverà di fronte ai giudici: in un caso comparirà davanti al tribunale di Lecco per infanticidio, in un secondo davanti a quello dei minori per responsabilità genitoriale. E' il pm Cinzia Citterio che ha chiuso le indagini sull'infanticidio avvenuto ad Abbadia Lariana (Lecco) il 24 ottobre 2013: Aicha Coulibaly, 25 anni, originaria della Costa d'Avorio colpì con le forbici e uccise il figlio Nicolò di tre anni. L'avvocato Sonia Bova, che difende Aicha, spiega: "Era depressa, una depressione post partum che le ha infatti provocato uno scompenso tanto da arrivare a sentire delle voci che l'avrebbero spinta a uccidere il bambino". La donna è stata infatti dichiarata incapace di intendere e volere al momento dell'infanticidio sia dai periti nominati dal Gip che da quelli della parti (Pm, difesa e parti civili). Ora con i risultati delle perizie e la conclusione dell' indagine del magistrato inquirente si attende la fissazione dell'udienza preliminare davanti al Gup di Lecco.