Olgiate Molgora, va in pensione il decano dei notai

Compie 75 anni ed è costretto a lasciare il suo studio Franco Panzeri, per anni presidente dell'ordine lombardo

Ultimi giorni di lavoro per Flavio Panzeri

Ultimi giorni di lavoro per Flavio Panzeri

Olgiate Molgora (Lecco), 30 agosto 2015 - Ultimi giorni di lavoro per Franco Panzeri, ovvero il decano dei notai lecchesi. Il 12 settembre, quando compirà il settacinquesimo anno di età, dovrà lasciare l’incarico. "Ma lo studio continuerà. La sede non rimarrà vacante nemmeno per un giorno" spiega il professionista, stimato in tutta l’Italia. Nel 2004 è stato eletto presidente del Consiglio notarile di Como-Lecco. Dal 2007 ha diretto anche il Comitato notarile della Lombardia, carica che, col secondo mandato in scadenza, due anni fa ha dovuto lasciare. 

Nato a Rovagnate, dove ancora risiede, elementari in paese, Franco Panzeri frequenta le medie a Brivio per iscriversi poi al liceo classico «Alessandro Volta» di Como. "Mio padre era commerciante di tessuti - ricorda - lo aiutavo in negozio, ma avevo una zia, la maestra Pina, che mi seguiva negli studi. A consigliarmi il Volta fu Giuseppe Crippa, allora sindaco di Perego, docente di matematica al liceo classico comasco. Ogni mattina prendevo il pullman per il capoluogo di provincia. Dopo la maturità, mi iscrissi all’Università Cattolica di Milano, facoltà di giurisprudenza. Mi laureai con Orio Giacchi e una tesi, a pieni voti, su «modalità e riconoscimenti degli enti ecclesiastici nel diritto italiano». Intanto avevo cominciato ad insegnare, italiano, storia e geografia alle Missioni Consolata di Bevera, allora scuola pubblica. Dopo il servizio militare a Vipiteno, come ufficiale alpino, nel gennaio 1968 entrai nello studio del notaio Carlo Mandelli di Calco".

Due anni di praticantato, poi nel 1970 il concorso, che Panzeri vince. Prima della nomina ufficiale dovranno passare tre anni. "Mi assegnarono la sede di Teglio, a due passi da Sondrio, ci andavo due volte la settimana. Guidava mio padre. Io intanto studiavo le pratiche e leggevo la Gazzetta Ufficiale". Nel 1975 il dottor Panzeri è a Colico, dove rimane fino al 1978, per scendere poi a Lecco. Dal 1986 al 1998 ricopre la terza sede di Merate. "Calco e Olgiate Molgora erano di fatto sede ufficiosa. Per diventare ufficiale dovemmo attendere che Olgiate superasse i 5mila abitanti. Da quel momento aprii lo studio dove continuerò a lavorare fino al 12 settembre, quando festeggerò il 75esimo compleanno".

"Per sei anni precisa - sono stato presidente del Comitato regionale Lombardo che, con i quasi mille iscritti rappresenta il 20% dei notai italiani, ma a Roma, il nostro voto vale quanto quello di regioni con 80 o 100 sedi notarili. In sede nazionale dovevo partecipare alle riunioni periodiche che, con gli altri diciotto Comitati Regionali, si tenevano nella capitale. Insieme si discuteva delle problematiche «politiche»e delle competenze. Faccio un esempio:le tariffe dovrebbero essere le più uniformi possibile, tra Nord e Sud invece, ci sono ancora visioni diverse. Nel Settentrione, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria sono d’accordo su quasi tutto, le altre regioni un po’ meno. Con la telematica, siamo all’avanguradia in Europa". Il notaio Panzeri lascerà lo studio, ma rimarrà nella sua Brianza.È un pezzo di storia che il territorio comunque non perderà