Incidente a Brivio, Giorgio morto mentre tornava dalla cena con i coscritti

La tragedia a pochi chilometri da casa. Gravissimo anche l’amico Roberto, ricoverato nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni di DANIELE DE SALVO

Giorgio Viscardi (Cardini)

Giorgio Viscardi (Cardini)

Brivio (Lecco), 23 novembre 2015 - La cena con i coscritti, qualche chiacchiera in allegria con i coetanei che non vedeva da tempo, un brindisi, poi il viaggio di ritorno a casa insieme ad un amico. Ancora qualche chilometro e sarebbe giunto a destinazione, ma forse ha allargato troppo una curva, perché è finito nella corsia opposta e si è schiantato contro un’auto che arrivava dall’altra parte. L’impatto è stato violentissimo. La scena che si è presentata ai soccorritori e agli automobilisti che si trovavano a passare di lì in quel momento era impressionante. Per Giorgio Viscardi di Olgiate Molgora, trent’anni compiuti il 14 agosto, non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo, schiacciato tra le lamiere della sua Abarth Punto Evo. Roberto Galbusera, della stessa età e dello stesso paese, che gli sedeva accanto, è invece ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni.

Anche il conducente dell’altra auto, una potente e robusta Maserati, è stato accompagnato in ospedale, al San Leopoldo Mandic, ma almeno lui sta bene, se l’è cavata con lesioni non troppo gravi. Si tratta di Giovanni Ortolani, 42enne di Merate. Lo schianto fatale è avvenuto lungo via Como a Beverate di Brivio, nel tratto di Sp 342 Briantea che taglia in due il paese. I due trentenni stavano rientrando da Pontida dopo aver trascorso la serata al ristorante per il tradizionale ritrovo della leva. Sull’esatta dinamica dell’incidente stanno ancora indagando gli agenti della Polstrada, ma sembra che l’olgiatese, amante dei motori e di moto, corresse parecchio, abbia perso il controllo della vettura e sia finito contro la fuoriserie.

L’impatto è stato violentissimo e devastante, l’utilitaria è stata ridotta ad un ammasso di lamiere, detriti, pezzi di carrozzeria e componenti meccaniche sono volate come schegge impazzite a decine di metri di distanza. Sono subito intervenuti i sanitrari del 118, i volontari della Croce rossa, i vigili del fuoco volontari di Merate, ma per Giorgio, operaio alla Fomas, non c’è stato nulla da fare, se non constatarne il decesso. L’amico di sempre Roberto, suo collega di lavoro, invece è scampato al peggio, lotta per la vita in un letto dell’ospedale di Lecco. Le operazionidi salvataggio sono durate oltre un paio d’ore, sono stati mobilitati anche i carabinieri del Radiomobile per dare una mano ai poliziotti e ai soccorritori. Sulla vicenda il magistrato di turno ha aperto d’ufficio un fascicolo d’inchiesta e disposto l’autopsia sul corpo della vittima, ma ha anche disposto gli esami alcolemici e tossicologici sui due sopravvissuti. Ai genitori, alla sorella e alla fidanzata dell’olgiatese morto sono giunti moltissimi messaggi di cordoglio.