Merate, truffa al Comune: salvati dalla prescrizione

Avevano ricevuto indebitamente 200mila euro per i lavori ai parcheggi di palazzo Tettamanti

 I lavori a palazzo Tettamanti

I lavori a palazzo Tettamanti

Merate, 25 novembre 2015 - Devono ringraziare la prescrizione se hanno evitato la condanna per truffa. Si è chiusa con un’archiviazione dunque l’udienza preliminare di ieri mattina davanti al al pm Paolo Del Grosso e al giudice Massimo Mercaldo chiamato ad occuparsi del caso di Domenico Tirocchi e Giovanni Polazzi accusati entrambi di aver truffato il Comune di Merate per 200mila euro. Il primo era l’amministratore delegato della «Zenga Giacomo Costruzioni» sas di Napoli, la società capofila di un gruppo di altre imprese che si era aggiudicato l’appalto per realizzare i parcheggi a palazzo Tettamanti; l’architetto Polazzi, fiorentino, era invece il direttore dei lavori iniziati nel 2008 ma mai finiti, tanto che un anno dopo il Comune scoprì delle inadempienze e pertanto aveva risolto il contratto scoprendo poi che gli stessi avevano presentato uno stato di avanzamento lavori pari al 54% quando si era fermi al 33% ma intanto la società aveva già incassato indebitamente 200mila euro.

L’ammanistrazione aveva così segnalato la questione alla Corte dei Conti e in parallelo si era aperto il contenzioso civile per recuperare i soldi erogati. Il giudice Alessandra Cucuzza aveva trasmesso gli atti in Procura (2013), che però ci ha messo due anni per il rinvio a giudizio aprendo di fatto la strada alla prescrizione. Addio dunque anche ai danni morali.