Merate, morto in cantiere: venerdì l'autopsia

La Procura di Lecco sta indagando sulle cause, disposto il sequestro della zona degli scavi

Il cantiere di Sartirana sottoposto a sequestro

Il cantiere di Sartirana sottoposto a sequestro

Merate (Lecco), 30 giugno 2016 - E’ morto sepolto vivo Simone Carissimi, il 42enne di Villa d’Adda vittima di un infortunio letale sul lavoro in un cantiere edile di Sartirana di Merate. Probabilmente si è trattato di una fatalità, ma sull’incidente è stato aperto un facicolo d’inchiesta. Il sostituto procuratore di Lecco Silvia Zannini, il magistrato incaricato del caso, ha inoltre disposto l’autopsia sulla salma del manovale. L’esame è in programma per domani, venerdì, lo eseguirà l’anatomopatologo Paolo Tricomi che ha già effettuato un primo esamere esterno sul cadavere direttamente sul luogo della tragedia.

La causa del decesso attualmente è stata attribuita a “arresto cardiocircolatorio in seguito a trauma da schiacciamento”. In pratica il cuore del muratore ha smesso di battere per la valanga di terra, fango e detriti che lo ha travolto mentre si trovava in un pozzo per un intervento di sistemazione delle condotte fognarie. Al lavoro con lui si trovava anche un collega di 27 anni di Sotto Il Monte, dipendente come lui di una società di Carvico che tuttavia proprio in quel momento si era allontanato per recuperare delle attrezzature.Dalle prime verifiche non sarebbero emerse particolari irregolarità, il 42enne era regolarmente assunto, inoltre sarebbero state rispettate tutte e norme di sicurezza. Forse le sponde dello scavo hanno ceduto a causa delle abbondanti piogge dei giorni precedenti oppure per l’instabilità intrinseca del terreno. Intanto però il cantiere è stato posto sotto sequestro, ai cancelli sono stati apposti i sigilli e nessuno può accedervi.