Medici 118, lo scandalo dei doppi turni: inviati 12 avvisi di garanzia

Sono tre i filoni che sono confluiti in due inchieste affidate al Pm Paolo Del Grosso che sta vagliando le anomalie sull’affidamento dei turni col sistema premiante di Stefano Cassinelli

La centrale operativa del 118

La centrale operativa del 118

Lecco, 29 ottobre 2014 - Una dozzina di avvisi di garanzia sono arrivati ad altrettanti medici operanti sul territorio lecchese in tutto nel quadro di tre indagini che sono confluite in due inchieste affidate al Sostituto Procuratore Paolo Del Grosso. Bocche cucite negli uffici della Questura dove l’indagine è affidata alla Digos che ieri ha consegnato alcuni avvisi a Merate. Si tratta di un forte scossone per la sanità lecchese che è già al centro di alcune indagini che riguardano anche l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera Mauro Lovisari. Tra gli indagati l’attuale responsabile della centrale operativa 118 di Lecco, Barbara Lavelli, l’ex responsabile Guido Villa che ora lavora in Areu con un incarico dirigenziale e il dottor Arnaldo Bombaglio che tra le altre cose seguiva l’affidamento dei turni con il sistema premiante.

Le tre indagini che hanno prodotto questi primi avvisi di garanzia riguardano i turni di 118, un concorso per l’assunzione di medici al presidio riabilitativo Umberto I di Bellano e gli orari incredibili di alcuni medici che hanno dato il via all’indagine denominata “Stachanov”. L’indagine sul sistema premiante è incentrata su presunti favoreggiamenti per assegnare più turni ad alcuni medici che avrebbero incassato grosse cifre a fine mese. I conti sono abbastanza chiari infatti un medico con contratto prende al massimo 3.200 euro mensili, mentre un medico con il sistema premiante prende 600 euro per ogni turno di 12 ore. Dalle carte in mano alla Digos, che in questo momento sta effettuando ulteriori interrogatori, risulterebbe che alcuni medici oltre agli orari normali di lavoro con il regolare stipendio avrebbero fatto fino a una decina di turni con il sistema premiante.

Oltre al favoreggiamento sarebbero in discussione anche i rischi connessi a turnazioni così pesanti finalizzate a incassare soldi ma che potrebbero avere avuto conseguenze sui pazienti. Sulla questione dell’affidamento dei turni il dottor Bombaglio è stato sollevato da eventuali responsabilità legate alla scelta dei medici a cui affidare più lavoro. C’è poi l’inchiesta legata al concorso di Bellano che è scaturita dalla denuncia di uno dei medici, Pier Carlo Minoretti, che ha preso parte all’avviso di pubblico conferimento. Il concorso era per il conferimento di sei incarichi di natura di libero professionista in base all’articolo 2230 del codice civile per svolgimento di guardia medica festiva diurna e medicina riabilitativa all’Umberto I. Secondo l’accusa di Minoretti vi sarebbero state gravi irregolarità. Addirittura uno dei medici che poi è risultato essere tra i vincitori non si era presentato in orario per prendere parte al concorso e sarebbe stato chiamato da uno dei membri della commissione esaminatrice, così la prova venne ritardata di circa trenta minuti per aspettare che anche questo dottore arrivasse. Le irregolarità riguarderebbero anche la composizione della commissione stessa con alcni passaggi giudicati irregolari da chi ha fatto la denuncia e che avrebbero trovato dei riscontri nelle indagini della Digos. stefano.cassinelli@ilgiorno.net