Pianeta scuola, la carica dei quarantamila

La prima campanella è alle porte con 157 insegnanti ancora vacanti. Emergenza per i prof di sostegno alle elementari

CONTO ALLA ROVESCIA Studenti fuori dal Liceo Scientifico cittadino Grassi e a lato Luca Volonté, provveditore di Lecco (Cardini)

CONTO ALLA ROVESCIA Studenti fuori dal Liceo Scientifico cittadino Grassi e a lato Luca Volonté, provveditore di Lecco (Cardini)

Lecco, 4 settembfre 2015 - Sono 40.474 gli studenti lecchesi che inizieranno l’anno scolastico nei prossimi giorni. Almeno negli istituti pubblici. Lo afferma l’Ufficio scolastico provinciale che ha censito gli studenti. Ben 3.294 sono iscritti alla scuola dell’infanzia, 14.760 alle elementari, 8.549 alle medie e 13.871 alle superiori. Per poter garantire loro un’istruzione adeguata nei giorni scorsi il provveditore Luca Volontè, insieme agli impiegati di via Marco d’Oggiono, ha lavorato a lungo per reclutare i docenti che mancavano. «Il prossimo 15 settembre non dico che ci sarà il 100% degli insegnanti nelle classi, ma quasi – afferma il dirigente –. Stiamo lavorando molto per seguire una procedura, quella della Buona scuola, che non ha precedenti nella storia».

«Con soddisfazione siamo riusciti a effettuare tutte le nomine entro il 31 agosto, questo perché non abbiamo guardato all’inizio delle lezioni, ma alla partenza dell’anno scolastico, ovvero i primi di settembre». Oggi si fanno i conti con una prima parte di reclutamento che non è concluso. «Nella scuola dell’infanzia tutto l’organico di diritto è coperto – spiega –. A Lecco abbiamo troppi posti liberi e pochi aspiranti, ma il prossimo 12 settembre nomineremo gli ultimi 157 posti tra docenti provenienti da altre province d’Italia. I casi più problematici riguardano gli insegnanti di sostegno alle elementari. «Ad esclusione degli istituti superiori questi posti sono per lo più scoperti – sottolinea –. Questo perché in Lombardia, ma in tutto il Nord Italia in generale, ci sono poche persone con la giusta qualifica. Nelle prossime settimane gli istituti troveranno comunque personale che occuperà quel ruolo. Di fatto però lavoreranno persone senza la specializzazione richiesta, nonostante in molti casi si tratta di insegnanti volenterosi. Sarà comunque più lungo il reclutamento». L’Ufficio ha tappato i buchi anche per quanto riguarda i presidi.

«I posti scoperti sono solo tre, di cui uno per legge è scoperto, ovvero Premana, perché sottodimensionato. Le due situazioni problematiche, su un totale di 43 sono il comprensivo di Calolziocorte e quello di Cremeno. Ma fortunatamente la percentuale di posti vacanti, rispetto agli scorsi anni, è crollata».