Segnalavano i posti di blocco su Facebook: la polizia chiude la pagina

Denunciati i responsabili e alcuni iscritti al broadcast. Le accuse sono pesanti: interruzione o turbativa di pubblico servizio e diffamazione aggravata dall’utilizzo del mezzo stampa

Posto di blocco

Posto di blocco

Lecco, 6 maggio 2016 – Gli agenti della Stradale hanno chiuso la pagina del gruppo Facebook «Posti di controllo in tempo reale a Lecco» e denunciato i responsabili e alcuni iscritti al broadcast. Le accuse sono pesanti: interruzione o turbativa di pubblico servizio e diffamazione aggravata dall’utilizzo del mezzo stampa.  Tramite il social infatti gli utenti comunicavano agli altri compagni di rete eventuali posti di controllo da parte degli operatori delle forze dell'ordine con l'obiettivo di evitare agli automobilisti di essere fermati piuttosto che di incappare in eventuali multe. Peccato che in questo modo potrebbero magari aver aiutato anche possibili delinquenti ed esposto poliziotti e carabinieri a rischi. 

«Qualora la località del controllo venisse pubblicizzata a mezzo di strumenti telematici o informatici, si determinerebbe, a titolo di esempio, non solo la mera agevolazione del conducente che guida in stato di alterazione psicofisica, comunque pericoloso per sé e per gli altri, ma anche l’elusione dello stesso da parte di coloro che volessero perpetrare, o avessero già compiuto reati, con buona pace dell’efficacia del servizio di pubblica sicurezza», spiega il comandante della Polstrada Mauro Livolsi.