Bianchimano sbarca alla corte di Mihajlovic

La favola dell'attaccante dell'Olginatese chimato a Milanello per uno stage con i rossoneri

Andrea Bianchimano, attaccante di 19 anni

Andrea Bianchimano, attaccante di 19 anni

Olginate, 11 agosto 2015 - Il sogno è molto vicino. La carriera di Andrea Bianchimano può essere infatti alla svolta. Il giovanissimo attaccante, 19 anni soltanto, è reduce da una stagione da protagonista nella quale ha collezionato 23 presenze e 8 reti, in questi giorni si trova a Milanello, alla corte di Sinisa Mihajlovic. Bianchimano sosterrà una serie di test con il Milan finché non sarà presa una decisione sul suo futuro che potrebbe anche catapultarlo nell’Olimpo del calcio professionistico. Molto probabilmente rimarrà a Milanello fino a venerdì, allenandosi con giocatori del calibro di Montolivo, Bacca e Mexes. Per il ragazzo arrivato sulle sponde dell’Adda dall’hinterland milanese sarebbe comunque un sogno poter vestire la maglia rossonera. Bianchimano infatti ha iniziato la carriera in bianconero nella scorsa estate.

Prelevato dalla juniores del Biassono, il giovane attaccante doveva giocare tra i pari età anche a Olginate. Infatti non era mai sceso in campo nelle prime sette gare, quando in panchina sedeva Alessio Dionisi. Con l’avvento della gestione Fabio Corti ha iniziato a collezionare le prime presenze e, a partire da novembre, è stato uno dei protagonisti della cavalcata che ha portato i lecchesi dalla zona retrocessione fino a ridosso dei playoff. La stagione del centravanti è stata un autentico crescendo, ricevendo prima le strigliate del tecnico – suo mentore e principale sponsor, ma anche il primo a sgridarlo per gli errori in campo – e poi gli applausi dei tifosi man mano che le prestazioni miglioravano. Fino alla consacrazione, che probabilmente coincide con la nascita dell’interesse del Milan, in diretta televisiva sui Rai sport nella sfida in casa della Virtus Vecomp Verona, finita con una vittoria (2-1) per i padroni di casa, ma con un’ottima prestazione di Bianchimano che ha segnato il gol bianconero e si è preso la palma di migliore in campo. Se son rose fioriranno e per il centravanti alto 1,96 e dotato di un tiro potente potrebbero aprirsi le porte del professionismo. In via dell’Industria, in questo caso, si brinderebbe: oltre a un corrispettivo economico ci sarebbe infatti la soddisfazione di aver cresciuto un campione in erba. Anche se questa volta non proviene dal rinomato settore giovanile. Fabio Landrini