Premana, è guerra aperta contro la centrale dell'acqua

La battaglia per salvare la Val Fraina su cui la società «Futuro energia» ha messo gli occhi. Ieri la protesta in Provincia

Il gruppo di premanesi  che ha voluto manifestare  la loro contrarietà alla costruzione di una nuova centrale

Il gruppo di premanesi che ha voluto manifestare la loro contrarietà alla costruzione di una nuova centrale

Lecco, 8 ottobre 2015 - Tanti premanesi hanno voluto prendere parte alla conferenza di servizi chiamata in Provincia a dare parere sulla centrale idroelettrica che si dovrebbe andare a realizzare in Val Fraina. Con striscioni prima all’esterno della Provincia e poi nella sala della conferenza i valligiani hanno ascoltato i vari pareri relativi alla richiesta della società «Futuro energia». Si tratta di un impianto posizionato a 1.282 metri di quota con un prelievo massimo di acqua di 600 litri al secondo e uno medio di 140 litri, una condotta di 60 centimetri di diaemtro e lunga 2.570 metri.

La maggior parte dei pareri giunti dagli enti chiamati a esprimersi sono stati sospensivi con la richiesta di diversa documentazione e cambiamenti al progetto presentato. Decisamente contrario è stato il parere della Sovraintendenza ai beni culturali che ha manifestato «ampie riserve» prevedendo «effetti nefasti su una serie di opere di importanza storica e culturale». Lo Ster ha chiesto diverse integrazioni sollevando dubbi su alcuni interventi, mentre il Servizio faunistico della Provincia, attraverso il dottor Marco Aldrigo, ha sottolineato che la «Val Fraina è una delle più importanti del territorio sul fronte della pesca» è quindi necessario fare attente verifiche prima di dare parere positivo alla centrale. Da registrare la ferma opposizione del Comitato «Salviamo i nostri torrenti» con il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale.

Anche Legambiente ha presentato una serie di osservazioni al progetto sostanziando un parere negativo. Tra l’altro Legambiente ha sottolineato che «la costruzione di un impianto idroelettrico su detto torrente porterebbe, in base alle portate nominali dichiarate ed al Dmv, al sostanziale prosciugamento del torrente in palese contraddizione con quanto previsto dalla direttiva europea che sostiene la necessità di ristabilire la buona qualità dei corsi d’acqua e comunque di non degradarne le condizioni ecologiche. Allo stato attuale non si riscontra un pubblica utilità nell’autorizzare un impianto idroelettrico, con produzione d’energia estremamente modesta, che porti a forti proventi per i proponenti, pagati da tutti i contribuenti nelle bollette dell’energia». La «Futuro energia srl» si è riservata di prendere in considerazione tutte le osservazioni e di integrare la documentazione richiesta per una prossima conferenza di servizi.