Lecco, bocciato il 70% degli operatori socio sanitari che puntavano al posto

Su oltre cinquencento candidati che hanno partecipato al concorso, hanno superato la prova 160 persone

Un esercito al concorso a Lariofiere

Un esercito al concorso a Lariofiere

Lecco, 27 aprile 2015 – Una «strage». Il 70% degli operatori socio sanitari che aspiravano al posto fisso nelle corsie dei tre presidi dell'Azienda ospedaliera lecchese è stato bocciato alla prima prova. Su oltre cinquecento candidati che settimana scorsa hanno partecipato nei padiglioni di Lariofiere di Erbe all'inizio delle selezioni pubbliche nella speranza di un contratto a tempo indeterminato all'Alessandro Manzoni del capoluogo piuttosto che al San Leopoldo Mandic di Merate o all'Umberto I di Bellano, hanno superato il test di idoneità appena in 160, gli altri non hanno raggiunto il punteggio minimo per accedere alla verifica pratica e ai colloqui orali che si svolgeranno durante le prossime settimane.

Tra quanti non ce l'hanno fatta regna il malumore, perché le domande a cui avrebbero dovuto rispondere non riguardavano lo svolgimento della professione per la quale si sono preparati, ma aspetti di cultura generale: date di ricorrenze particolari, nomi di poeti o assessori regionali, astronomia, equazioni matematiche... nozioni improponibili per chi magari da tempo non siede sui banchi di scuola e per chi arriva dall'estero e non è certo tenuto a conoscere nel dettaglio la storia italiani . Unicamente due quesiti vertevano su temi sanitari. Problemi ci sono stati anche sulla pubblicazione dei componenti della commissione esaminatrice. Per questo si preannunciano molti ricorsi ai giudici del Tar per invalidare il concorso.