Lecco, è già allarme ozono

All'arrivo del primo caldo anche in questo 2016 si torna a fare i conti con l'O3, il più tossico tra i componenti gassosi generati dalle alterazioni fotochimiche dell'atmosfera.

Una centralina

Una centralina

Merate (Lecco), 24 giugno 2016  – D'inverno spaventano le polveri sottili, d'estate l'ozono e così in Brianza e in provincia di Lecco l'allarme inquinamento resta una costante durante tutto l'anno. Puntuale come il solstizio d'estate all'arrivo del primo caldo anche in questo 2016 si torna a fare i conti con l'O3, il più tossico tra i componenti gassosi generati dalle alterazioni fotochimiche dell'atmosfera, che, generandosi per interazione tra luce del sole e sostanze presenti in atmosfera. Il livello massimo delle concentrazioni non dovrebbe superare i 180 microgrammi per metro cubo d'aria. Ma ieri in molte località, soprattutto della Brianza, del Lecchese e dell'Isola Bergamasca, si è andati ben oltre anche la soglia d'allarme limite dei 240mgr/m3, con il picco a Calusco d'Adda di 297mgr/m3, seguito da Lecco con 293, Erba con 282, Carate Brianza 271 e Arese 241. E per il futuro non si prevede nulla di buono. 

«Nonostante sia una situazione che potrebbe comportare un serio rischio sanitario, anche quest'anno come da molte estati a questa parte, l'informazione da parte della autorità competenti latita – denuncia Barbara Maggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. In situazioni come quella che stiamo vivendo è imperativo, per le autorità pubbliche, diramare informazioni capillari ai cittadini, per evitare che essi assumano inconsapevolmente comportamenti pericolosi per la loro salute, peggiorando gli effetti nocivi dell'inquinamento da ozono, soprattutto per le vie respiratorie».