Ladro in fuga dopo inseguimento si lancia da furgone in corsa che si schianta contro auto: ferito il guidatore

Nello schianto, avvenuto all'altezza di Usamte, l'uomo ha riportato gravi ferite: è stato trasportato all'ospedale di Merate con ferite al cranio e al torace di D.D.S.

Ladri in fuga dopo inseguimento si lanciano da furgone in corsa

Ladri in fuga dopo inseguimento si lanciano da furgone in corsa

Merate (Lecco), 13 settembre 2014 - Linea Milano-Lecco interrotta l'altra notte. Tutta colpa di un predone di oro rosso che ha rubato quattro chilometri di cavi elettrici lungo la massicciata tra le stazioni di Osnago e quella di Carnate. Fortunatamente non si trattava della fibra di alimentazione dei treni, ma di quella per i sistemi della rete. In ogni modo i tecnici di Rfi sono riusciti a riparare il guasto in tempo per la prima corsa del mattino e i pendolari han no dovuto fronteggiare solo qualche lieve ritardo. I carabinieri invece sono riuscito a rintracciare e arrestare il colpevole, un romeno di trent'anni che abita a Pavia. Lo hanno bloccato al termine di un concitato inseguimento sulle strade della Brianza, iniziato a Lomagna, dove i militari dell'aliquota Radiomobile della Compagnia di Merate comandata dal nuovo capitano Roberto De Paolo lo hanno intercettato al volante di un furgone Fiat Ducato carico di una tonnellata di refurtiva, e conclusosi solo tra Usmate e Arcore. Durante la fuga il trentenne ha provocato anche un incidente in cui sono rimasti coinvolti due incolpevoli automobilisti, un 40enne straniero a bordo di un Fiat Doblò e un 55enne della zona ai comandi di un Fiorino. Quest'ultimo in seguito allo scontro è stato ricoverato in ospedale a Vimercate per un trauma toracico e parecchie altre lesioni, serie ma comunque non gravi.

Anche il ladro è stato accompagnato in ospedale, ma al San Leopoldo Mandic. Come ultimo disperato tentativo di scappare agli operatori del 112 che lo tallonavano si è infatti gettato fuori dal camioncino in movimento ad una velocità di oltre settanta orari. Si è fratturato un braccio e una caviglia, eppure bloccarlo non è stato semplice, anche per via della stazza imponente e l'appuntato del reparto di pronto intervento della Benerita, alle dipendenze del luogotenente Emanuele Peritore, lo ha dovuto letteralmente placcare, utilizzando le maniere forti. Oltre al rame e al veicolo, intestato quanto pare a un prestanome, una sorta di testa di legno, gli investigatori hanno sequestrato pure una grande cesoia adoperata per tranciare gli spessi fili della corrente. Il romeno adesso si trova in carcere, al Sanquirico di Monza, con arto superiore steccato e una gamba ingessata, in attesa dell'udienza di convalida e dell'interrogatorio di garanzia che si svolgeranno presumibilmente dopodomani, lunedì.

Nel 2011 sull'intera rete ferroviaria italiana sono stati rubati, lungo le linee come nei depositi un milione di chilogrammi di rame, 850mila chili nel 2012, 800 tonnellate nel 2013, con un danno complessivo stimato in 31milioni di euro. Da gennaio a maggio 2014 ne sono già stati trafugati altri 343mila chili con un danno tra ammanco e costi di ripristino e manutenzione di ulteriori 4milioni di euro. Nel primo semestre di quest'anno le razzie hanno provocato problemi di circolazione a quasi 7mila convogli in tutta Italia, con ritardi stimati pari a 62 giorni di viaggio. Solo in Lombardia invece sino a giugno il fenomeno ha causato soppressioni e ritardi a 179 corse, equivalenti a 3,27 giorni di ritardo, come evidenziato dai dati divulgati dagli operatori dell'Osservatorio nazionale sui furti di rame, a cui partecipano rappresentanti delle forze dell'ordine, dell'Agenzia delle dogane e delle principale aziende e società esposte, tra cui Fsi, Telecom ed Enel.