Terribile carambola sulla ex Statale: muore lo zio, il nipote è in fin di vita

Ha sbandato, finendo addosso ad un muro con l’auto, che poi è come rimbalzata come una trottola per terminare infine la folle corsa dall’altro lato della strada contro il guard rail, ridotta ad un ammasso di lamiere deformate. Nello schianto ha perso la vita Zoman Dimov, un 47enne macedone che abitava a Lecco di Daniele De Salvo

Incidente mortale a Malgrate (Cardini)

Incidente mortale a Malgrate (Cardini)

Malgrate (Lecco), 31 ottobre 2014 - Ha sbandato, finendo addosso ad un muro con l’auto, che poi è come rimbalzata come una trottola per terminare infine la folle corsa dall’altro lato della strada contro il guard rail, ridotta ad un ammasso di lamiere deformate. Nello schianto ha perso la vita Zoman Dimov, un 47enne macedone che abitava a Lecco, in via Pietro Micca, rione san Giovanni. Sedeva sul lato del passeggero. Alla guida della potente Mitsubishi Evo si trovava invece il nipote, Ile Dimov, di 22 anni, suo nipote, adesso ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Alessandro Manzoni del capoluogo.

L'incidente è avvenuto ieri mattina, poco prima delle 11.30 a Malgrate, lungo la ex Ss 36, in via Provinciale. I due procedevano in direzione di Valmadrera. Il guidatore ha perso il controllo del mezzo, che prima è finito contro la parete di un’abitazione, quindi ha carambolato più volte in mezzo alla carreggiata in testacoda e poi si bruscamente fermato addosso alle barriere in metallo della trafficata arteria. Sono stati subito mobilitati i sanitari del 118 insieme ai volontari della Croce bianca e ai medici e agli infermieri dell’eliambulanza di Como. Per estrarre i due dai rottami della vettura è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale. Le condizioni di entrambi i feriti sono parse subito immediatamente gravi. Il nipote versava in stato di incoscienza, purtroppo per lo zio non c’è stato nulla da fare, nonostante le manovre rianimatorie, se non constatarne il decesso.

Per consentire le operazioni di salvataggio gli agenti della polizia locale e quelli della stradale hanno chiuso al transito entrambe le corsie a scorrimento rapido della vecchia statale lungo la direttrice di Valmadrera. Si sono subito formate lunghe code, solo dopo le 12.30, una volta ricomposta la salma della vittima, rimosso ciò che rimaneva dell’auto e i detriti scagliati a decine di metri come proiettili e ultimati i rilievi, la strada è stata riaperta e la situazione è tornata alla normalità. La dinamica dell’incidente è stata immortalata dagli occhi elettronici di una telecamera. In base ai primi accertamenti sembrerebbe che il vemntidueenne, indagato per omicidio colposo, corresse troppo, come sarebbe emerso già dalle prime ricostruzioni delle forze dell’ordine accorse sul posto. La fuoriserie sportiva è stata posta sotto sequestro. Il giovane macedone l’aveva comperara a fine 2013. «Il mio sogno si è avverato», aveva raccontato agli amici quando era riuscito ad acquistarla.

daniele.desalvo@ilgiorno.net