Un escursionista da record: quattromila volte sulla Grigna

L’incredibile primato del 63enne Claudio Ghezzi di Daniele De Salvo

l recordman Claudio Ghezzi

l recordman Claudio Ghezzi

Missaglia (Lecco), 22 giugno 2015 - Su e giù dalla Grigna per 4.000 volte. Claudio Ghezzi, 63enne di Missaglia, ieri ha compiuto la sua impresa. Tra salite e discese, 3.200 metri di dislivello in tutto, è come se si fosse inerpicato complessivamente per oltre 14mila chilometri: più che un giro completo del mondo. Ha trascorso più tempo sulle pendici e sulla vetta della montagna simbolo del Lecchese che altrove: ha calcolato che è come se avesse passato lì quasi 10 anni di vita. Lo ha accompagnato l’amico di sempre, il 51enne Mario Panzeri, un altro mito dell’alpinismo, che ha scalato 14 ottomila senza bombole di ossigeno. Ma c’erano anche i compagni e i soci del Cai missagliese, e altri alpinisti si sono aggiunti strada facendo. Il cammino verso il record è cominciato presto: il ritrovo a casa, in Brianza, prima dell’alba, quasi a notte fonda. Quindi, l’appuntamento a Ballabio e, infine, l’ascesa al Cole di Balisio per raggiungere - poco dopo le 11 - la vetta e il rifugio Brioschi, accolto da una cortina di fumogeni per festeggiare l’evento con brindisi a base di una speciale birra sulle cui bottiglie è stata incollata un’etichetta raffigurante il suo volto (la vendita della bevanda finanzierà progetti di ricostruzione in Nepal).

«Più che una valenza sportiva, quello che ho compiuto riveste molta importanza innanzitutto per me - spiega «Il Claudio della Grigna», come ormai lo chiamano tutti -. Si tratta di una grande soddisfazione personale: questa montagna è nel mio cuore, perché mi ricorda tante persone, specie chi è mancato e qui ha perso la vita». Eppure, per avvicinarsi al cielo Ghezzi ha girato il globo: Bolivia, Pakistan, Nepal, Kirghizistan, Kazakistan, Uzbekistan, Perù... «L’allenamento in Grigna, però, è fondamentale», sottolinea lui. Sarebbe in grado di salire in cima a occhi chiusi: conosce infatti a memoria costoni, creste, sentieri, e quando è in perfetta forma e ha voglia di mettersi alla prova è capace di raggiungere la sommità in un’ora e 40 minuti, praticamente di corsa. In un anno ha provato a salirci 251 volte, in un mese 27, cioè quasi tutti i giorni. L’unico rammarico, forse, è che se anche da giovane (dopo essere salito per la prima volta sin lassù a 23 anni) avesse continuato ad andare in Grigna, ieri probabilmente avrebbe tagliato ben altro traguardo. Avrà sicuramente ancora modo per recuperare: la salita numero 3.500, infatti, l’aveva messa a segno solo nell’aprile 2013.