Il gagliardo della Corte di Cassazione
Lecco, 28 novembre 2014 – Fine pena mai. Giacomo Trovato, 41 anni, figlio del reggente 63enne della locale di Lecco, Mario Trovato arrestato lo scorso aprile nella retata “Metastasi” e nipote del “capo dei capi” della 'ndrangheta lecchese enne Franco Coco Trovato, che sta scontando l'ergastolo nel carcere di massima sicurezza di Terni, è stato condannato anche lui come lo zio alla massima pena per l'omicidio dell'ex pugile 28enne Francesco Durante, incaprettato, ammazzato a sangue freddo con un colpo di pistola alla testa e infine bruciato in un'auto nel maggio del 2000.
Determinanti sono state le dichiarazioni rese da un pentito. A emettere il verdetto sono stati i giudici della Corte di Cassazione, al termine di un complesso iter penale durante il quale il rampollo della nota famiglia mafiosa era stato ritenuto innocente in primo e in secondo grado, salvo poi invece essere riconosciuto colpevole in seconda battuta in appello dopo che proprio i magistrati della massima corte avevano rinviato gli atti per un nuovo processo ai colleghi di Milano, i quali lo scorso giugno avevano completamente ribaltato i precedenti pronunciamenti, condannandolo appunto all'ergastolo come ora ribadito definitivamente dai togati del tribunale supremo.
Il 41enne si trovava comunque già in carcere per scontare una pena a quasi 10 anni per associazione di stampo mafioso, droga e altro confermata a inizio ottobre sempre dai giudici della Cassazione nell'ambito dei processi scaturiti dall'inchiesta “Oversize”. In base agli atti di indagine si sarebbe dimostrato un abile mediatore nel ricomporre dissapori e tessere alleanze, ma all'occorrenza anche un uomo spietato.