Evade due volte in due giorni: "Preferisco il carcere a casa mia"

Di restare agli arresti domiciliari proprio non ne voleva sapere e così per l’ennesima volta è fuggito di casa, nonostante l’obbligo imposto dal giudice, e si è fatto arrestare

Carabinieri (Foto di repertorio Novi)

Carabinieri (Foto di repertorio Novi)

Carenno (Lecco), 21 agosto 2014 - Di restare agli arresti domiciliari proprio non ne voleva sapere e così per l’ennesima volta è fuggito di casa, nonostante l’obbligo imposto dal giudice, e si è fatto arrestare. Questa volta sconterà in prigione i giorni della sua condanna. È ancora una volta D.Z., 47 anni di Cremeno, il protagonista della rocambolesca storia fatta di evasioni e manette. Solo martedì infatti i carabinieri l’avevano ripescato a casa della madre dove era andato a pranzare. L’avevano rintracciato a Torre de’ Busi. L’uomo ha raccontato che in casa non aveva proprio nulla da mangiare, anzi di non potersi nemmeno preparare qualcosa da mettere sotto i denti, non solo perché non possiede nemmeno un centesimo con cui comperare qualcosa da buttare in pentola, ma perché la cucina dell’appartamento dove vive non funziona, in quanto non è riuscito a pagare le bollette del metano e quindi gli è stato tagliato il gas

 Non avendo nessun altro a cui rivolgersi ha quindi pensato bene di bussare alla porta della madre per andare a trovarla ma soprattutto per chiederle la cortesia di offrirgli un pasto caldo e decente. L’uomo si trovava ai domiciliari perché condannato dopo essere stato pizzicato a taccheggiare all’Esselunga di Bergamo, a quanto pare sempre per fame, in quanto rimasto disoccupato dopo il fallimento della società di cui era dipendente. Condannato a nove mesi di reclusione nella mattinata del 19 agosto il lecchese era stato di nuovo rimesso ai domiciliari.  Tuttavia, nel pomeriggio dello stesso giorno, a seguito della segnalazione da parte dei carabinieri di Calolziocorte, l’autorità giudiziaria di Bergamo, ritenendo non sufficientemente salvaguardate le esigenze cautelari, in seguito alle continue evasione di Zanoni dal suo appartamento nonostante gli fossero stati imposti gli arresti domiciliari, ha disposto la sostituzione della misura cautelare in atto con la custodia in carcere. L’uomo è stato quindi di nuovo arrestato e portato nella casa circondariale bergamasca.