Cremeno, 18 ottobre 2012 - Un patrimonio di quasi 40 milioni di euro, oltre 2.500 soci e 11.000 clienti, 57 dipendenti dislocati presso 13 sportelli presenti sul territorio di riferimento. Questi i numeri della fusione fra Banca della Valsassina e BCC di Cremeno che sarà presentato alle assemblee dei soci rispettivamente questa sera a Casargo e domani. Sta per chiudersi positivamente il piano di fusione per incorporazione nella Banca di Credito Cooperativo di Cremeno della Banca della Valsassina-Credito Cooperativo.

I soci delle due banche saranno chiamati ad esprimersi sul progetto approvato dai Consigli di Amministrazione delle rispettive Bcc. Il percorso di fusione, intrapreso in maniera autonoma e proattiva dalle due banche, già da diverso tempo, era stato anticipato anche nel corso delle recenti assemblee di bilancio, durante le quali i soci dei due istituti valsassinesi avevano ricevuto informazioni sull’operazione in via di definizione. Il nuovo istituto bancario cooperativo avrà una significativa presenza sull’area territoriale che dalla Bassa Valtellina giunge alla Brianza, comprendendo l’intera Valsassina, Lecco e la sponda orientale del Lario.

L’istituto assumerà il nome di Banca della Valsassina ed avrà la sede a Cremeno, con l’intento di salvaguardare interamente il patrimonio storico-valoriale di entrambi gli istituti. Con il nuovo statuto la rappresentanza territoriale verrà mantenuta attraverso una composizione del consiglio di amministrazione che vedrà la presenza di tre amministratori per ciascuna delle tre banche di credito cooperativo originariamente presenti in Valsassina: Cortenova, Cremeno e Premana. Piena condivisione all’operazione è stata espressa anche dalla Banca d’Italia. Il progetto, innovativo per quanto attiene il metodo, le motivazioni e la tempistica, è stato supportato dalla Federazione Lombarda BCC, che ne ha accompagnato attivamente la realizzazione.

“Si tratta di un’aggregazione tra due realtà bancarie particolarmente significative per il territorio in cui operano – ha dichiarato Abramo Gianola, presidente della Banca della Valsassina – due banche patrimonialmente solide, che daranno origine a un istituto in grado di valorizzare intelligentemente visioni e fini comuni, come testimonia innanzitutto il pieno mantenimento dei livelli occupazionali”. “Credo fermamente in questa operazione perseguita superando divisioni e campanilismi, che guarda al futuro per preservare il più a lungo possibile il patrimonio delle due banche in ambito valsassinese. Tutto ciò nel ricordo e con riconoscenza verso coloro che nel lontano 5 settembre 1910 hanno fondato la Cassa Rurale di Cremeno e a tutti coloro che nel corso di un secolo vi hanno operato” ha affermato Giovanni Combi, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cremeno.

di Stefano Cassinelli