Lecco, 12 luglio 2012 – Fumata nera per il rinnovo del contratto integrativo provinciale dei lavoratori edili. I rappresentanti sindacali di categoria chiedono un aumento di stipendio a regime di  110 euro nei tre anni di durata dell'accordo, di incrementare alcune indennità come quelle di mensa, trasporto, concorso pasto e di trasferta più l'introduzione di un elemento variabile, oltre alla proposta di soluzioni finalizzate alla riduzione dei costi per le imprese.

I rappresentanti degli imprenditori, attraverso i vertici di Ance – Associazione nazionale costruttori edili – e di Confartigianato si sono tuttavia detti disponibili a concedere un aumento che complessivamente si aggira sui 20 euro lordi al mese. “E' inaccettabile – commenta Claudio Cogliati, segretario provinciale della Filca – Cisl -. Basti ricordare che nell'ultimo contratto integrativo, firmato a luglio 2006 , i lavoratori hanno percepito, a regime, 100 euro”.

Siamo coscienti della crisi in atto e rispettiamo le difficoltà che le aziende stanno attraversando, ma siamo altrettanto convinti che un contratto provinciale che venga incontro alle esigenze dei lavoratori si possa sicuramente firmare”, prosegue il sindacalista. Il quale assicura che la Filca Cisl di Lecco ha la volontà di chiudere il contratto provinciale in vista anche della piattaforma nazionale.

E ancora: “Occorre dunque trovare un punto di equilibrio affinché il contratto venga firmato senza umiliare i lavoratori. Del resto in province come quelle di Milano, Brescia e Cremona il contratto è già stato firmato. Esistono gli spazi per la firma di un contratto dignitoso e noi continueremo a lavorare anche nelle prossime settimane per raggiungere l'obiettivo”.

di Daniele De Salvo