A Varenna pace fatta: la minoranza non esiste più

Uno dei Comuni più rissosi degli ultimi anni diventa il paese della riconciliazione

Varenna

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Varenna, 22 giugno 2017 - La politica è l’arte del possibile e infatti quello che alcuni mesi fa sembra impossibile a Varenna è diventato una realtà. Il gruppo di minoranza non esiste più perché si è unito a quello di maggioranza. Così uno dei Comuni più rissosi degli ultimi anni dove scontri, richiesti di interventi della Prefettura e denunce erano all’ordine del giorno diventa il paese della conciliazione. Indubbiamente un risultato inatteso per il sindaco Mauro Manzoni che afferma: «A un anno dalla netta vittoria di Vivere Varenna, dimostriamo come sia possibile far politica in un modo innovativo e rispettoso di quello che il cittadino desidera: buona amministrazione, raccogliendo energie e sviluppando collaborazioni utili e fondamentali per il nostro paese, evitando vecchi posizionamenti oramai superati».

La pace è sancita da un comunicato stampa congiunto del capogruppo di maggioranza Simone Fagioli e dell’ex candidato sindaco, capogruppo di minoranza, Paolo Ferrara che afferma: «Coerentemente col nome della nostra lista, Uniti per Varenna, abbiamo perseguito quanto più volte dichiarato pubblicamente: unire le diverse esperienze presenti in Consiglio comunale e in paese, per andare «oltre» nell’amministrare Varenna. È un passo coraggioso per entrambe le liste e quello effettuato in Consiglio è un passaggio decisivo». Nella nota ufficiale si sottolinea che «i due gruppi consiliari hanno deciso di far convergere le loro energie, competenze ed esperienze, per sostenere il governo del paese. Fulcro del nostro amministrare insieme sarà, al netto delle sensibilità e storie delle due liste, il Programma amministrativo – ossia le linee programmatiche di mandato – votate già all’unanimità nel settembre 2016. Con questo passaggio intendiamo dimostrare come sia possibile «ben amministrare» in tempi così complessi e difficili». Il gruppo «Uniti per Varenna» riconosce al sindaco ed al suo gruppo di aver «concretizzato con lealtà, un processo di confronto che ha avuto inizio ad elezioni appena concluse, quando la «tentazione» di far tutto da soli, avrebbe potuto anche essere una «sirena» allettante. In questi mesi, il sindaco ha intrapreso con coraggio assieme ai suoi assessori e consiglieri, un mandato non semplice, visti anche i molteplici problemi ereditati, partendo da un’esperienza di governo da costruire passo dopo passo».