Teleriscaldamento a Valmadrera: il progetto va avanti

La scelta dei sindaci: nel frattempo Silea ha fatto sapere che farà ricorso contro la denuncia di Anac sull’illegittimità della nomina a presidente di Colombo.

L'inceneritore di Valmadrera

L'inceneritore di Valmadrera

Valmadrera (Lecco), 22 luglio 2017 - La maggioranza dei Comuni vuole il teriscaldamento. Nell’assemblea di giovedì gli amministratori hanno approvato, con tre voti contrari (Dolzago, Cortenova, Primaluna) e cinque astenuti (Molteno, Ello, Ballabio, Cernusco Lombardone e Olgiate Molgora), la proposta avanzata dal Consiglio di amministrazione della società e del Comitato ristretto di avvalersi della finanza di progetto per mettere a base di gara il progetto preliminare della rete e quello definitivo della centrale.

Sarà così imposto ai candidati uno studio di fattibilità con i miglioramenti relativi ai sistemi alternativi di alimentazione. Proprio prima dell’assemblea il Coordinamento rifiuti zero ha scritto una lettera aperta ai sindaci del territorio in merito alle ultime vicende che coinvolgono Silea. «Gli ultimi fatti di cronaca hanno evidenziato come l’attuale strategia della società che per nostro conto gestite tramite gli organi di rappresentanza, e che ha nell’impianto di incenerimento il cardine su cui si poggia sia destinata a bruciare sempre più rifiuti non nostri» hanno spiegato. I responsabili del comitato hanno sottolineato le parole del numero uno dell’azienda valmadrerese. «Tale evidenza è anche contenuta nella relazione dell’allora amministratore unico Mauro Colombo allegata al bilancio 2015 laddove veniva prefigurato a pagina 15 «un nuovo quadro normativo con il decreto Sblocca Italia».. «lo scopo di tale norma è di fluidificare la circolazione in ambito nazionale dei rifiuti», nuovo scenario che non pensavamo entrasse nella cronache giudiziarie di giornali nazionali». Nel frattempo Silea ha fatto sapere che farà ricorso contro la denuncia di Anac sull’illegittimità della nomina a presidente di Colombo.