Silea, Valmadrera s'interroga sul forno inceneritore

Intanto il sindaco Crippa si dice cauta sul teleriscaldamento e chiarisce: «Vogliamo tutte le analisi possibili sul forno inceneritore»

L'inceneritore di Valmadrera

L'inceneritore di Valmadrera

Valmadrera, 4 gennaio 2017 -  «L’indagine epidemiologica? L’ho chiesta appena eletta, per questo attendo i risultati, ma non sarà pronta prima della fine dell’anno». Donatella Crippa Cesana, sindaco di Valmadrera, interviene sulla questione del forno inceneritore. E lo fa nel corso di una serie di incontri con i cittadini promossi nella prima settimana dell’anno. «Siamo tutti sulla stessa barca perché anche noi della giunta viviamo a Valmadrera e teniamo alla salute e alla pulizia dell’ambiente: per questo abbiamo scelto di organizzare alcuni appuntamenti con chiunque voglia conoscere le problematiche intorno al forno inceneritore». Crippa non si nasconde. «Di per sé il teleriscaldamento ha dei vantaggi ma in questo caso, però, se dovessi votare mi asterrei: con la raccolta differenziata stiamo cercando sempre di più di limitare i rifiuti da bruciare, quindi bisogna capire cosa si utilizzerebbe per mantenere il calore che dovrebbe servire alcune strutture nei comuni limitrofi». Sullo studio epidemiologico ci sono tempistiche da rispettare.

«Non è così semplice e ora si stanno attendendo gli ultimi dati dal Comune di Lecco, poi potrà partire l’analisi. Sono a favore di questo studio, così come mi interessa quello breve. L’obiettivo è quello di avere i dati che siano, per quanto possibile, più vicini alla verità e che fotografino la salute delle persone negli ultimi 15 anni». L’assessore all’Ambiente Giampietro Tentori assicura che «non c’è il progetto di bruciare i rifiuti di altri territori, salvo quelli limitrofi per mutuo soccorso in caso di emergenza. Il nostro obiettivo è migliorare la raccolta differenziata, anche partendo da sensibilizzazione nelle scuole, per avere sempre meno rifiuti da bruciare al forno. Nel futuro potremmo avere bisogno solo di tre grandi impianti in tutta la regione, e non ci sarà quello di Valmadrera». Il sindaco riconosce che, se le tematiche di Silea sono un argomento clou, il merito è del Coordinamento lecchese rifiuti zero.

«Grazie a loro se ne parla , ma ho visto volantini dove i dati sono manipolati. Questa non è corretta informazione. È vero, noi riceviamo una somma di circa 600mila euro all’anno, su un bilancio tra i 13 e 14 milioni, ma non siamo dalla parte dell’azienda. Se si decidesse di bruciare i rifiuti da un’altra parte saremmo contenti». In ogni caso nelle prossime settimane saranno organizzati incontri pubblici sullo studio epidemiologico e sul teleriscaldamento. «Ho parlato con l’Ats e ho chiesto di organizzarne uno entro la fine di gennaio. Loro sono disponibili».