Travolti da una valanga in Grignetta, cancellati i sorrisi di Ezio e Giovanni

L'incidente è avvenuto sotto la cresta dei Fiori all’uscita del canale Est

Giovanni Giarletta ed Ezio Artusi

Giovanni Giarletta ed Ezio Artusi

Lecco, 18 febbraio 2018 – Un lastrone di ghiaccio e neve che si è staccato dal pendio sotto la cresta dei Fiori e si è portato via prima Giovanni Giarletta, che a sua volta ha trascinato con sè Ezio Artusi. È questa la ricostruzione più verosimile di quanto accaduto l’altra mattina alla cordata dei due amici del Soccorso alpino impegnati a scalare il canale conosciuto come quello del “sasso incastrato”, sul versante est della Grignetta. Una ricostruizione che non può basarsi su alcuna testimonianza diretta perchè nessuno ha assistito alla tragedia ma solo su dettagli ricostruiti in base a quanto gli stessi colleghi del soccorso hanno rinvenuto sul luogo.  A cominciare dalle due piccozze di Ezio Artusi ritrovate ben piantate nel ghiaccio proprio in corrispondenza dell’uscita del canale, sulla destra. È la conferma di quanto raccontato da Manuele Panzeri, l’altro membro del soccorso impegnato con un cliente sullo stesso canale, che una volta raggiunta la cima (erano le 11.15) si era sentito dire dagli amici che avrebbero evitato l’ultimo tratto. Era stato proprio lui a dare l’allarme quando, una volta rientrato ai Resinelli (attorno alle 15), aveva visto le auto ancora lì e si era insospettito.

Cosa è successo all’uscita del canale? Si può ipotizzare che Giarletta, che guidava la cordata, abbia compiuto qualche decina di metri su quel pendio sotto la cresta dei Fiori, esposto a sud e quindi anche a forti escursioni termiche. Affrontando quel “traverso”, Giovanni potrebbe aver innescato il distacco del lastrone di una quarantina di centimetri di spessore - sotto ghiaccio e sopra neve - che se l’è portato a valle. E con lui Ezio. I colleghi hanno ritrovato i loro corpi ormai senza vita centinaia di metri più in basso, non erano sepolti dalla coltre ma la corda con cui erano legati era spezzata. Il Soccorso alpino, che proprio ieri sera avrebbe dovuto festeggiare l’impresa al Cerro Torre firmata da Panzeri e Giarletta (nella foto sopra), avrebbe voluto salutare i due amici in un’unica cerimonia ma non sarà così. L’addio ad Ezio Artusi sarà oggi, alle 15, a Introbio dove viveva insieme alla moglie Adele e ai due bimbi, Cristina e Michele. Domani, alle 15.30, l’ultimo saluto a Giovanni Giarletta, “Charlie”, che solo tre settimane fa sorrideva con Manuele sulla cima-simbolo dell’alpinismo lecchese.