La nuova "direttissima" Milano-Lecco: 50 anni fa il battesimo televisivo

La grande direttrice venne ufficialmente aperta al traffico nei giorni di Ferragosto 1967

Traffico lungo la Super 36

Traffico lungo la Super 36

Lecco, 18 agosto 2017 - La "direttissima Milano-Lecco” venne ufficialmente aperta al traffico nei giorni di Ferragosto 1967, al governo c’era Aldo Moro al suo terzo mandato con Giacomo Mancini (Psi) ministro dei Lavori pubblici. Sono trascorsi 50 anni e l’arteria è divenuta la spina dorsale della circolazione stradale da Milano verso la Brianza ed il lecchese. I dati forniti quel Ferragosto 1967 indicavano 17 chilometri e mezzo di tracciato nel territorio nell’allora provincia di Como, 11,5 dei quali nel tratto nuovo da Gaggio di Nibionno (vicino al confine con Milano) a Cariolo di Civate, dopo si innestava sulla preesistente provinciale Lecco-Como.

Per i sei chilometri rimanenti il tracciato lecchese consentiva il collegamento con il Nuovo Ponte sull’Adda. Sui tratti già in funzione era stato verificato che transitavano ogni giorno 47.367 veicoli, un record per l’intera Lombardia. La direttissima Milano-Lecco poteva consentire ad un’utilitaria di percorrere in meno di un’ora l’intero tracciato, risparmiando 30 minuti sui tempi precedenti. La realizzazione aveva visto l’impegno delle Amministrazioni Provinciali di Milano e Como. Sul territorio comasco, oggi lecchese, il cantiere dei lavori venne allestito in territorio di Costa Masnaga, su una vasta area di proprietà del Comune, ceduta in affitto all’impresa Astaldi, che già aveva lavorato sull’Autostrada del Sole, la Serenissima verso Venezia e la Genova-Savona.

Il primo nuovo tronco comasco era stato realizzato all’inizio del 1963, in località Cariolo di Civate, dove oggi l’arteria si divide tra la direzione Milano ed il vecchio tracciato verso Como, in direzione Suello. La nuova strada Milano-Lecco ebbe risonanza nei servizi del telegiornale Rai TV nonché dei maggiori organi di informazione. Nello stesso periodo erano stati realizzati i primi due chilometri di raddoppio della Statale 36, verso l’Alto Lario, muovendo dalla periferia settentrionale di Lecco, in località Caviate, in direzione Abbadia Lariana, sino alla località Torraccia, l’antico maniero di avvistamento e vigilanza sotto le rocce dei Torrioni di Rialba.