Lecco, pace fatta tra dipendenti e dirigenti della sanità: revocato lo stato di agitazione

Il prefetto Liliana Baccari ha convinto iI vertici dell'Asst a reclutare nuovo personale

Medici (foto di repertorio)

Medici (foto di repertorio)

Lecco, 20 febbraio 2018 – Dipendenti e dirigenti della sanità lecchese hanno firmato una tregua e lo stato di agitazione proclamato solo settimana scorsa è stato al momento ritirato. A spingere per la sigla dell'armistizio è stato il prefetto di Lecco Liliana Baccari che nel tardo pomeriggio di oggi ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell'Asst, l'Azienda socio-sanitaria territoriale cui fanno capo gli ospedali di Lecco, Merate e Ballano e alcuni poliambulatori e servizi territoriali, e i più stretti collaboratori del direttore generale Stefano Manfredi.

Al termine del lungo summit che si è protratto fino in serata, convocato per scongiurare il rischio di uno sciopero, è stato stilato un documento con la quale i vertici dell'Asst si sono impegnati a chiedere in Regione Lombardia l'autorizzazione a rimpiazzare il 100% di tutte le persone che se ne sono andate, in deroga al 90% del turnover, istituire già a marzo un servizio di vigilanza interna con guardie particolari giurate, trovare soluzioni nel giro di una decina di giorni per tutti coloro che hanno limitazioni lavorative per problemi di salute e acquistare ausili sanitari, come letti elettrici, che aiutino infermieri e oss nello svolgere le loro mansioni.

“Il tentativo di conciliazione è pertanto esperito favorevolmente e lo stato di agitazione è revocato”, si legge nell'intesa ufficiale. Fondamentalmente, almeno sulla carta, i dipendenti ospedalieri hanno ottenuto ciò che chiedevano.