Pescate: una peda...lata multiculturale contro il sindaco-sceriffo

Alla biciclettata multiculturale contro il divieto ai profughi di utilizzare la bici hanno partecipato in molti

La pedalata di Pescate

La pedalata di Pescate

Pescate (Lecco), 2 dicembre 2017 – Tutti in bici per dare una peda..lata alle discriminazioni razziali e il sindaco-sceriffo di Pescate Dante De Capitani, che vorrebbe vietare ai richiedenti asilo politico che non hanno una polizza assicurativa di pedalare per le strade del suo paese. Il provvedimento è stato annunciato e sbandierato per ogni dove, nonostante non se ne trovi alcuna traccia negli atti pubblici formali, perché un'ex alunna del primo cittadino è rimasta coinvolta in un incidente stradale con un profugo sprovvisto appunto di assicurazione, senza così riuscire a recuperare i soldi dei danni subito alla propria auto.

Decine e decine di cittadini e semplici appassionati di bici, chiamati a raccolta dal consigliere comunale di Garlate Emanuele Manzoni nel primo pomeriggio di oggi, sabato, si sono così dati appuntamento sulla pista ciclabile del lungolago per partecipare alla prima Pedalata multiculturale. “Il sindaco di Pescate vuole vietate ai richiedenti asilo di circolare in bicicletta per il paese – si legge nella comunicato di spiegazione del riuscito evento -. Vogliamo educatamente manifestare il nostro dissenso”. I promotori dell'iniziativa tra l'altro hanno anche effettuato una colletta per la giovane coinvolta nell'incidente, che tuttavia ha rifiutato i soldi chiedendo che siano destinati ai volontari di un'associazione per le vitte della strada.

All'iniziativa hanno preso parte tra gli altri attivisti di Legambiente, Agesci Scout, Arci, Fiab – Lecco ciclabile, Circolo culturale Cento passi di Olginate, Il Gabbiano, Giovani democratici. Durante il percorso sono stati letti alcuni articoli della Costituzione italiana, in particolare il terzo, che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Se mai venisse attuato il provvedimento del sindaco pescatese lo violerebbe. Tra l'altro quasi nessun ciclista è assicurato per eventuali incidenti sui pedali.