Basta liti e classifiche, la partita finisce con i temi dei bimbi

Olginate, cronache ai baby-calciatori

Baby calciatori

Baby calciatori

Olginate (Lecco), 14 dicembre 2017 - Fra genitori che si azzuffano in tribuna e baby calciatori che inseguono il grande sogno, per fortuna a livello giovanile esistono ancora società modello capaci di insegnare i valori che contano ai talenti in erba. Dove più del risultato conta il divertimento e quel pallone che deve rotolare felice in porta, senza l’assillo del risultato a tutti i costi e degli schemi. Che poi altro non sarebbero che le disposizioni della Figc che prevede che queste categorie siano un avviamento allo sport, un gioco. E niente altro.

L’Unione sportiva Olginatese, infatti, non solo prende le distanze da papà e mamme litigiosi, da chi urla contro l’arbitro e protesta per le scelte degli allenatori durante le partite, ma ha deciso pure di non pubblicare tabellini e classifiche e di mettere on-line soltanto le cronache delle partite. Con un particolare non trascurabile: gli “inviati” sui campi sono gli stessi ragazzini, ovvero i quasi 130 tesserati dal 2006 in poi, delle categorie “Pulcini” ed “Esordienti”. «Ormai è da un po’ di tempo che portiamo avanti questa iniziativa, abbiamo visto che i ragazzi ci tengono molto a commentare la loro giornata sui campi e noi come società pensiamo che aiuti a far capire che è ancora un gioco - spiega Beppe Sala, responsabile del settore giovanile -. È tutto molto semplice: ogni partita il mister sceglie un capitano e lo responsabilizza, prima con la fascia e poi col compito di scrivere la cronaca della partita, magari aiutato dal papà o dalla mamma». L’iniziativa ha riscosso successo, anche perché tutto viene pubblicato sul sito del club.

«Ce ne sono molti di racconti simpatici, sicuramente la cronaca in spagnolo è la più bella anche perché arricchita dal fumetto disegnato dal genitore. E comunque le partite viste con gli occhi dei bambini hanno un sapore completamente diverso. Niente cognomi a quell’età, solo nomi di battesimo o al massimo un soprannome». «Il secondo tempo il nostro mister cambia gli attori - si legge nella cronaca del piccolo Andrea che parla del match col Monte Marenzo -, ma il copione resta lo stesso, con grinta e belle giocate abbiamo chiuso gli avversari nella loro metà campo e subito al primo minuto il nostro “Geometra biondo” Massy sblocca il risultato...».

Insomma, nella profonda Brianza lecchese, il calcio è una cosa seria ma... non troppo. «Quel che noi interessa è che il bambino si diverta e cresca - la chiosa finale di Sala - anche da un punto di visto sportivo. È bello vincere ma ci si deve abituare anche perdere perché sono cose normali nello sport, e non bisogna farne un dramma. Perciò le cronache vengono scritte anche in caso di sconfitta...». E così oggi in tutti i post-partita c’è grande serenità, perché il sermoncino fatto a genitori e allenatori è chiarissimo: i risultati non contano, non serve controllare il tabellino sui giornali locali. Meglio leggersi le cronache genuine e colorite dei piccoli atleti e sorridere. Aiuta a far crescere, anche i papà ultras...