Dramma all’ex casa di riposo Atm: cede un muro, muore operaio

La vittima è un 50enne, residente in Valtellina. Stava lavorando in giardino

Sul posto sono intervenuti i carabinieri (Cardini)

Sul posto sono intervenuti i carabinieri (Cardini)

Oliveto lario, 19 luglio 2017 - Gli interventi di manutenzione di un giardino presso l’ex casa di riposo dell’Atm di Milano, nella frazione Limonta di Oliveto Lario, si sono trasformati in tragedia ieri mattina verso le 11. A perdere la vita un operaio di origine macendone, residente in Valtellina. Lirim Djaferi, 50 anni, da diverso tempo lavorava per la ditta «Giulio Vender Amico del tuo giardino» che ha sede a Sondrio e che opera nel settore da 18 anni.

Gli operai, a quanto risulta, erano impiegati negli interventi di sistemazione del giardino dell’ex casa di riposo dopo che il maltempo aveva danneggiato alcune piante ad alto fusto. Pare che ci fossero però anche dei problemi ai muraglioni di cinta della struttura posta sulla Lariana. Durante gli interventi di giardinaggio, l’operaio macedone, che era impegnato con altri colleghi, è stato travolto da un muro di un terrapieno che sarebbe collassato all’improvviso travolgendolo. Le lesioni riportate dall’uomo sono purtroppo risultate fatali e l’intervento dei sanitari, che sono arrivati anche con l’elisoccorso da Como, non è servito a nulla. Il medico è stato verricellato sul luogo dell’incidente mentre l’apparecchio del 118 ha atterrato sulla spiaggia di Onno. I sanitari hanno cercato di salvare la vita all’uomo che però è deceduto. Ora bisogna capire che cosa è accaduto e come dei lavori di giardinaggio si sono trasformati in una simile tragedia. Sul posto per gli accertamenti del caso sono arrivati sia i carabinieri sia il personale dell’Azienda tutela della salute della Brianza (settore sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro).

Il giardino  è stato posto sotto sequestro per eventuali ulteriori accertamenti da parte dei tecnici e dei militari dell’Arma. Importante è stabilire se il muro era già stato dichiarato pericolante o se non fosse stata verificata la pericolosità. In questo contesto si dovrà anche stabilire se gli operai della ditta valtellinese abbiano in qualche modo operato contro il muro che poi è crollato addosso all’operaio cinquantenne. Saranno controllate anche tutte le attrezzature di sicurezza in uso agli operai della Vender. Tutte domande che potranno avere risposta nelle prossime settimane in base alle relazioni di Ats e al verbale dei carabinieri che saranno consegnati alla Procura di Lecco. Rimane il dramma di un operaio che è morto in un modo assurdo. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni gli interventi di manutenzione erano legati alla presenza di piante cadute e proprio uno di questi alberi avrebbe danneggiato i muri del terrapieno. Danni che hanno poi portato al cedimento strutturale che ha travolto e ucciso l’operaio della ditta valtellinese. Le ragioni della chiamata proprio alla ditta saranno determinanti per stabilire le condizioni in cui si trovava il giardino in questione.